Boom di domande per Medicina Generale, UGL Salute: “Segnale incoraggiante, ma servono riforme”

Il Segretario nazionale Giuliano: “Più di 4mila richieste per 2.228 borse. Ora serve un nuovo Accordo Collettivo Nazionale per tutelare i medici di famiglia e rafforzare la medicina territoriale”.

Roma – Le domande per accedere ai corsi di formazione in Medicina Generale hanno registrato un forte aumento: 4.207 richieste a fronte di 2.228 borse disponibili nei corsi regionali. Un dato che, secondo UGL Salute, rappresenta «un segnale incoraggiante» e dimostra come le nuove generazioni stiano riscoprendo il valore del medico di famiglia, presidio essenziale del Servizio Sanitario Nazionale.

Il Segretario nazionale Gianluca Giuliano accoglie positivamente l’inversione di tendenza, ma avverte: «Rischiamo di vanificare questo entusiasmo senza una programmazione nazionale chiara e coraggiosa. Serve un nuovo Atto di indirizzo e un Accordo Collettivo Nazionale (ACN) capace di normare la figura unica del medico di famiglia e della continuità assistenziale».

UGL Salute sottolinea inoltre l’importanza dell’attuazione del DM 77 e della nascita delle Case della Comunità, considerate un passaggio decisivo per potenziare la medicina territoriale e garantire risposte integrate ai bisogni di cura. Giuliano mette però in guardia dal rischio di frammentazione regionale, con soluzioni disomogenee che potrebbero alimentare diseguaglianze nell’accesso alle cure.

«I professionisti della salute – conclude Giuliano – meritano certezze, strumenti adeguati e un accordo nazionale che valorizzi il loro ruolo. Solo così il boom di domande potrà tradursi in un reale rilancio della medicina generale».

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