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Bolzano: Covid, la consigliera no vax Holzeisen rischia l’incarico dopo i ricorsi 

La Commissione di convalida ha deciso all’unanimità di invitarla a una seconda audizione in attesa della sentenza della Corte Costituzionale.

Bolzano – La consigliera provinciale altoatesina Renate Holzeisen della lista Vita, eletta nell’autunno scorso, potrebbe essere incompatibile con l’incarico assunto avendo aperti tre processi contro la Provincia Autonoma di Bolzano a seguito delle sanzioni ricevute durante la pandemia. Holzeisen si è sempre battuta contro le politiche assunte nel periodo del Covid-19. Questa mattina si è riunita la Commissione di convalida e l’unico punto all’ordine del giorno era “l’esame della posizione giuridica di una consigliera, ai fini della convalida dell’elezione”.

Lo scontro di Renate Holzeisen con Matteo Bassetti

I componenti dell’organo hanno assunto la decisione unanime di invitare la consigliera, dopo la sentenza della Corte costituzionale, di cui la stessa era in attesa, a una seconda audizione (la prima era stata fatta a
febbraio), per verificarne le intenzioni. L’audizione si svolgerà il 2 luglio. L’approccio della Commissione “è stato quello di tenere conto della volontà degli elettori e allo stesso tempo di rispettare la legge”.

Nel periodo del Covid Renate Holzeisen, avvocato di Bolzano, nota per essere difensore di medici e infermieri vaccino-scettici, aveva avuto uno scontro rovente con Matteo Bassetti, primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova. Holzesein, che rigetta la definizione di ‘avvocato no vax’, espone da sempre le sue tesi, ricordando che anche suo marito, di professione medico, è stato sospeso dal servizio, perché, a suo dire, il vaccino anti-covid non è un vero vaccino.

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