Bologna: sequestrati beni per oltre 36,5 milioni di euro a un’imprenditrice

Confiscato un ingente patrimonio riconducibile a un’articolata rete societaria gestita dall’imprenditrice e dai figli, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Sequestrati immobili, conti bancari, auto di lusso e orologi di pregio.

Bologna – La Guardia di Finanza di Bologna, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale felsineo – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione – ha sequestrato un patrimonio del valore complessivo di circa 36,5 milioni di euro nei confronti di un’imprenditrice emiliana, già condannata per numerosi reati legati alla cosiddetta “delinquenza economica”.

L’operazione, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna, è stata resa possibile grazie al coordinamento con i reparti delle Fiamme Gialle di Roma, Milano, Firenze, Venezia, Verona, Ravenna, Padova, Treviso, Como, Novara, Lodi, Terni e Potenza, e rappresenta l’epilogo di un’articolata indagine patrimoniale diretta dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la donna, a fronte di esigue fonti reddituali ufficiali, disponeva di un patrimonio sproporzionato, formalmente intestato a soggetti terzi ma, di fatto, nella sua disponibilità e in quella dei suoi due figli. Il sistema messo in piedi dall’imprenditrice prevedeva la gestione occulta di un complesso di società attive nei settori della compravendita di materie plastiche, del ferro e degli immobili, con lo scopo principale di ottenere finanziamenti bancari, anche garantiti dallo Stato, successivamente utilizzati per fini personali e familiari.

Il sequestro ha interessato: 38 immobili (tra fabbricati e terreni) situati nelle province di Reggio Emilia, Modena, Rimini, Milano, Lodi e Padova; 5 autoveicoli; 94 rapporti bancari attivi; 12 partecipazioni societarie; 147.200 euro in contanti e 19 orologi di lusso e altri preziosi.

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