Bolletta da 15mila euro: è un errore, ma l’anziana si sente male e muore

Caterina Giovinazzo, 88 anni, se n’è andata la Vigilia di Natale dopo venti giorni in rianimazione. L’azienda si scusa ma alla famiglia non basta.

CAMPOROSSO (Imperia) – Uccisa da una bolletta esorbitante? Sembra proprio di si e a rimetterci la vita per un errore di un operatore addetto al conteggio dei consumi è stata Caterina Giovinazzo, pensionata invalida di 88 anni, deceduta per infarto il 24 dicembre scorso. La donna si era sentita male allorquando la nuora, una ventina di giorni prima del decesso, le aveva comunicato il macroscopico importo relativo a presunti consumi di acqua potabile, per il periodo dal 21 febbraio 2023 al 31 ottobre 2023, per un totale di 15.339 euro quando il consumo reale sarebbe stato di soli 55 euro, i dati dei consumi relativi al periodo compreso tra agosto e ottobre.

Probabilmente un errore umano avrebbe causato la stampa della bolletta esorbitante

La bolletta, domiciliata in banca, avrebbe di fatto prosciugato il conto corrente della vittima che era di soli 7500 euro pare senza darne comunicazione alla diretta interessata. Caterina dunque si era sentita male al solo sentire dell’ingente somma che avrebbe dovuto sborsare per una quantità di acqua consumata davvero irrisoria. La pensionata veniva ricoverata nel reparto di rianimazione presso l’ospedale civico di Sanremo in condizioni critiche e dopo venti giorni esatti, per la vigilia di Natale, lasciava questa terra senza sapere dell’errore commesso dall’azienda partecipata che con una lettera si scusava con la famiglia di quanto avvenuto:

”La fattura era stata calcolata sulla base di una foto-lettura non corretta – scrive Iren Acqua Spa, l’ente gestore del servizio alla famiglia dell’utente passato a  miglior vita – acquisita da Ireti Spa tramite la società addetta alle rilevazioni delle misure e si riferiva ad un contatore di terzi”.

La bolletta recapitata alla vittima con l’importo stratosferico

Insomma un operatore della società che gestisce la distribuzione del prezioso liquido avrebbe scambiato la lettura del contatore della pensionata con quella di una ditta locale che di acqua ne consumerebbe davvero tanta. I congiunti della vittima, però, vogliono vederci chiaro:

” Stiamo troppo male, il dolore prevale su tutto il resto – dice Gianni Trapani, figlio della vittima – pure sulla rabbia. Dell’errore in bolletta non siamo neanche più riusciti a spiegarle quanto successo e rimane il fatto che nostra madre non c’è più”.

Contro la ditta in questione si è schierato il portavoce di Europa Verde, il deputato Angelo Bonelli, che ha annunciato un’interrogazione parlamentare:

”Questo caso terrificante non può essere derubricato a mero errore – ha aggiunto il deputato – le multiutility hanno il dovere di verificare la presenza di errori in bolletta che possono avere conseguenze”.

Altra interpellanza, a risposta scritta, verrà presentata dalla senatrice ligure e coordinatrice nazionale di Italia Viva, Raffaella Paita:

Raffaella Paita

”La tragedia deve farci riflettere sulla solitudine degli anziani – continua Paita – È una storia di fragilità che dovrebbe insegnare ad avere più attenzione alle società multi-servizi che hanno il dovere di controllare. Per tutti noi dovrebbe invece fare da monito rispetto a quanto un mondo fatto di call center e di rapporti impersonali possa essere inospitale per gli anziani a tratti ostile per i più deboli”.

Anche Assoutenti Liguria, nella persona del presidente Furio Truzzi, annuncia battaglia a colpi di carta bollata:

Furio Truzzi di Assoutenti

”I consumi anomali – evidenzia Truzzi – dovrebbero essere segnalati da subito ai clienti dalle società di servizi come la rete idrica, e vanno sottratte all’intelligenza artificiale le anomalie delle bollette in uno con la valutazione di interventi adeguati e sanzioni per i trasgressori...Questa vicenda è un monito pesantissimo nei confronti di tutte le società che gestiscono i servizi idrici spesso inadempienti nelle verifiche di lettura del contatore. È inaccettabile infatti che non solo non si controllino i contatori ma nemmeno le bollette che vengono inviate a casa”.

Anche il primo cittadino di Camporosso, Davide Gibelli, ha voluto dire la sua sulla tragedia accaduta nel suo Comune:

”Si dovrà accertare se realmente il malore della signora sia stato conseguenza della bolletta errataha chiosato il sindaco – Si tratta di un episodio gravissimo. Forse società e banche devono ripensare i sistemi di controllo e comunicazione. I nostri paesi sono pieni di persone fragili, cui ogni trauma può essere fatale, non lasciamoli soli”. I funerali di Caterina Giovinazzo si cono celebrati il 27 dicembre scorso presso la chiesa di San Marco.

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