I militari hanno eseguito controlli in stabilimenti balneari, ristoranti e agriturismi per verificare l’applicazione della normativa sul lavoro scovando i soliti furbetti.
Pisa – I militari del Comando Provinciale hanno intensificato i servizi di controllo economico del territorio, negli ultimi mesi, intervenendo, tra l’altro, in diversi stabilimenti balneari, ristoranti e agriturismi, al fine di verificare la corretta applicazione della normativa in materia di lavoro e di diritti d’autore.
I finanzieri del Gruppo di Pisa, delle Compagnie di Pontedera e San Miniato, e della Tenenza di Volterra hanno individuato 73 lavoratori in nero/irregolari intenti a lavorare dietro un bancone, ovvero impiegati con mansioni di magazziniere, cameriere, pizzaiolo, aiuto cuoco, addetti alle pulizie, stalliere, ballerine presso locali notturni, addetto alle consegne, tutti di età compresa tra i 17 ed i 70 anni, sia italiani che stranieri.
In un caso, i militari della Compagnia di San Miniato, presso un locale notturno di Ponsacco, hanno riscontrato l’impiego di 22 dipendenti ed hanno inoltrato la segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Pisa, per la successiva emissione del provvedimento di sospensione dell’attività.
Nello specifico, è emerso che 12 dipendenti, se pur autorizzati a permanere nel territorio dello Stato, non potevano svolgere attività lavorativa, in quanto privi di un idoneo titolo di soggiorno; gli stessi, nel periodo oggetto di controllo, hanno riscosso le relative retribuzioni in contanti, ovvero con metodi di pagamento non tracciati; non sono state presentate le previste comunicazioni e non sono stati eseguiti i versamenti delle ritenute previdenziali e assistenziali, nonostante le stesse fossero state operate in busta paga, per oltre 60mila euro.

Inoltre, è emerso che due dipendenti (direttore artistico e direttrice) si sono occupati, personalmente e direttamente, delle assunzioni dei dipendenti, dei pagamenti degli stipendi e di impartire dei compiti ad ognuno di essi, instaurando un rapporto di “subordinazione”; pertanto, gli stessi sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, unitamente al titolare dell’attività, per aver impiegato lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno.
Sono stati, altresì, segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa 9 soggetti per violazioni al Testo Unico sull’Immigrazione. Per la gran parte dei lavoratori, risultati completamente sconosciuti agli Enti previdenziali ed assistenziali, la loro opera non sarebbe stata riconosciuta ai medesimi ai fini pensionistici. Ai datori di lavoro che hanno impiegato manodopera irregolare sarà irrogata la c.d. “maxi sanzione” prevista dalla normativa. Per alcuni esercizi commerciali è scattata anche la proposta di sospensione dell’attività.
Complessivamente, dall’inizio dell’anno, la Guardia di Finanza ha individuato in provincia di Pisa 119 lavoratori “in nero” o irregolari e sanzionato 38 datori di lavoro, operanti in diversi settori (ristorazione, turistico-ricettivo, intrattenimento) che li avevano assunti senza provvedere a regolarizzare la loro posizione previdenziale ed assistenziale.
 
				 
								