Blitz antimafia, 13 arresti tra Catania e Agrigento: nel mirino il clan Santapaola-Ercolano [VIDEO / FOTO / NOMI]

L’operazione dei carabinieri di Catania nel quartiere Villaggio Sant’Agata. Trovato un vero e proprio arsenale.

Catania – Nell’ambito dell’operazione “Leonidi bis”, oltre 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito, nelle province di Catania e Agrigento, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Capoluogo etneo, a carico di 13 indagati, accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso e traffico di stupefacenti, soprattutto di cocaina.


L’indagine, coordinata dalla D.D.A. di Catania e condotta dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania, attraverso alle complesse attività tecniche e ai delicati servizi sul campo, avrebbe consentito di sgominare l’articolazione mafiosa della famiglia “Santapaola Ercolano” attiva nel quartiere “Villaggio Sant’Agata”, “proprio nel momento in cui stava tentando di riorganizzarsi, poiché indebolita da diversi provvedimenti giudiziari”, affermano i militari in una nota.


Emblematico, al riguardo il conflitto generazionale tra la “vecchia mafia” dei “grandi”, capace di dirigere il gruppo criminale nonostante in carcere da svariati anni, e la “mafia giovane”, irruente e avvezza alla esibizione di status symbol sui social e alla vita gaudente. Proprio tale spregiudicatezza sarebbe potuta sfociare in un grave fatto di sangue, impedito grazie all’immediato intervento della magistratura etnea e dei Carabinieri di Catania, che lo scorso dicembre hanno bloccato l’ala armata del sodalizio, fermando 9 soggetti, che stavano progettando l’omicidio di un esponente dell’avverso clan ‘Cappello – Bonaccorsi”.

Nel corso dell’attività investigativa, durata circa un anno e mezzo, i carabinieri hanno sequestrato 5 fucili da caccia, di cui 3 “a canne mozze”, 1 mitragliatrice cecoslovacca, 2 pistole e oltre 350 munizioni di vaio calibro, nonché 1 kg di cocaina, 6 kg di hashish, un giubbotto antiproiettili e un lampeggiante blu per auto.

Ecco i nomi dei destinatari della misura cautelare in carcere: Salvatore Battaglia, nato a Catania il 24.11.1966 (in atto detenuto presso la casa circondariale Opera di Milano); Giuseppe Caruso, nato a Catania il 7.4.1986 (in atto detenuto presso la casa circondariale Panzera di Reggio Calabria); Gabriele Gioacchino Cigna, nato a Canicattì (AG) il 27.7.2004; Santo Di Bella, nato a Catania il 21.7.1992; Carmelo Di Silvestro, nato a Catania il 04.1.1977 (in atto detenuto presso la casa circondariale Pagliarelli di Palermo); Francesco Pio Giuseppe Di Stefano, nato a Catania il 25.2.2000 (in atto detenuto presso la casa circondariale di Enna); Salvatore Gurrieri, nato a Catania il 2.10.1973 (in atto detenuto presso la casa circondariale di Siracusa); Alessandro Simone Ingo, nato a Catania il 17.8.1996; Giuseppe Pistone, nato a Catania il 23.9.1987 (in atto detenuto presso la casa circondariale di Caltagirone); Santo Roggio, nato a Catania il 1.8.1976; Michele Spampinato, nato a Catania il 20.12.1999. Arresti domiciliari invece per Giulia Ilenia Catanzaro, nata a Catania il 13.2.2003 e Marco Natale Tosto, nato a Catania l’8.1.2004.

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