Blitz antidroga nei boschi di Piombino: arrestato latitante armato, ricercato da oltre due anni

Tre arresti in un’operazione congiunta dei Carabinieri e Cacciatori di Sardegna. Tra loro un pericoloso latitante armato.

Piombino – Un’operazione antidroga si è conclusa con l’arresto di tre persone in un’area rurale della periferia di Piombino (Livorno). L’azione è stata condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Grosseto insieme allo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, con il supporto delle unità cinofile e altri assetti specialistici dell’Arma.

Il blitz è stato il culmine di una lunga attività di osservazione condotta in zone boschive già note come piazze di spaccio, particolarmente attive durante il periodo estivo. I tre arrestati sono stati condotti in caserma per l’identificazione.

Tra loro, un giovane è risultato latitante da oltre due anni, su cui pendevano tre provvedimenti restrittivi. Il primo era un’ordinanza della Procura per i minori di Firenze, per cui doveva scontare oltre cinque anni di reclusione per reati legati a spaccio di stupefacenti, lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e rapina, commessi tra Pisa e Grosseto nel biennio 2021-2022. Il secondo ordine, emesso dal Gip del Tribunale di Grosseto, riguardava reati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale risalenti al 5 gennaio 2022. Il provvedimento più grave era però quello relativo a un episodio avvenuto tra agosto e settembre del 2023, quando il giovane avrebbe sparato contro una pattuglia della Guardia di Finanza nel corso di un controllo in un’area di spaccio nei boschi di Grosseto. Fortunatamente, i finanzieri non rimasero feriti.

Le indagini avviate immediatamente dal comando della Guardia di Finanza di Grosseto permisero di identificare l’aggressore, un giovanissimo spacciatore che si vantava sui social, sotto nomi fittizi, con foto che lo ritraevano in atteggiamenti spavaldi, ostentando armi e denaro.

Durante la fuga, non esitò ad abbandonare sul posto due persone — entrambe italiane e risultate estranee all’aggressione — per riuscire a dileguarsi nella fitta vegetazione. Da quel momento, era riuscito a far perdere completamente le proprie tracce, conducendo una vita da fuggiasco nelle aree boschive del territorio grossetano. L’operazione di ieri ha infine posto fine alla sua latitanza. Tutti e tre sono stati trasferiti nel carcere di Livorno.

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