Bimba di nove mesi sbranata dal pitbull: il padre positivo all’hashish

Il 25enne è indagato per omicidio colpo e omesso controllo. Dai primi rilievi, non sarebbero state trovate tracce organiche della bambina sul cane.

Napoli – I test tossicologici effettuati sul padre della piccola Giulia, la bambina di nove mesi uccisa da un pitbull nella serata di sabato ad Acerra (Napoli), hanno rilevato la presenza di hashish nel suo organismo. Tuttavia, saranno necessari ulteriori accertamenti per confermare i risultati. Nessuna traccia, invece, di cocaina, oppiacei o alcol.

L’uomo, 25 anni, è indagato per omicidio colposo e omesso controllo. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica della tragedia e hanno acquisito le immagini delle telecamere posizionate nei pressi del rione Ice Snei, dove è avvenuto l’attacco. L’obiettivo è verificare se il padre sia stato presente in casa per tutto il tempo o se si sia allontanato, anche solo per pochi minuti. Stabilire se la bambina sia rimasta da sola è un aspetto cruciale per l’indagine.

Secondo la versione fornita dall’uomo, si sarebbe accorto dell’accaduto solo quando la figlia era già a terra, ferita. Ha raccontato di essersi addormentato e di non aver assistito all’aggressione da parte del pitbull di famiglia, un esemplare di 25 chili di nome Tyson. Dopo aver trovato la piccola in condizioni disperate, l’ha immediatamente portata alla clinica Villa dei Fiori. In un primo momento, avrebbe detto ai medici che la bambina era stata attaccata da un cane randagio, salvo poi correggere la dichiarazione durante l’interrogatorio con la polizia. Secondo i suoi legali, la confusione iniziale sarebbe stata causata dallo shock.

La famiglia viveva in un appartamento al primo piano insieme a due cani: il pitbull Tyson, presente in casa da otto anni, e Laika, una meticcia adottata da circa un anno. Entrambi gli animali sono stati prelevati dai veterinari dell’Asl per accertamenti. Dai primi rilievi, non sarebbero state trovate tracce organiche della bambina su Tyson, mentre sulla testa di Laika sarebbe stato individuato un imbrattamento di sangue. Anche su questo aspetto saranno necessari ulteriori approfondimenti per chiarire le responsabilità dell’accaduto.

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