Rintracciati e arrestati all’aeroporto di Orio al Serio alcuni cittadini stranieri per il reato di immigrazione clandestina e possesso di documenti falsi.
Bergamo – La Polizia di Stato in servizio presso l’Aeroporto di Orio al Serio, nel corso del fine settimana, ha dato esecuzione a due mandati di arresto europeo ed eseguito diversi arresti in flagranza.
Nell’ambito dei controlli di frontiera, sono stati infatti eseguiti due mandati di arresto europeo:
- il primo, spiccato dalla Germania, a carico di un cittadino iracheno, H.H.M.H. di anni 44 proveniente da Istanbul, per una pena da espiare di circa quindici anni per omicidio volontario e lesioni gravi. Lo stesso, si è infatti reso più volte responsabile del reato di traffico di esseri umani in quanto responsabile di tutte le operazioni di permanenza clandestina e successivo trasporto all’estero dei migranti, in particolare dal Terminal intermodale “Quadrante Europa” di Verona verso la Germania, a bordo di trailer ferroviari telonati. In uno di questi viaggi, alcuni stranieri hanno riportato ferite gravi e una persona, a causa di tali lesioni, è deceduta dopo 14 giorni di agonia;
- il secondo, spiccato dalla Romania, a carico di un cittadino rumeno, P.A. di anni 21 proveniente da Londra, per una pena da scontare di oltre tre anni di reclusione poiché ritenuto responsabile di lesioni personali e furti su automobili, reati tutti commessi in Romania
- Il primo a carico di un cittadino georgiano, Z.A. di anni 28, diretto a Dublino con una carta di identità rumena risultata poi contraffatta;
- Il secondo nei confronti di una cittadina somala, M.H. di anni 22, diretta ad Helsinki con una carta d’identità belga risultata poi contraffatta;
- Il terzo in danno di un cittadino georgiano, I.N. di anni 27, diretto a Palma di Maiorca con un passaporto belga risultato poi contraffatto.
Sono stati inoltre perpetrati tre arresti in flagranza per “Possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi”:
Il primo a carico di un cittadino georgiano, Z.A. di anni 28, diretto a Dublino con una carta di identità rumena risultata poi contraffatta;
Il secondo nei confronti di una cittadina somala, M.H. di anni 22, diretta ad Helsinki con una carta d’identità belga risultata poi contraffatta;
Il terzo in danno di un cittadino georgiano, I.N. di anni 27, diretto a Palma di Maiorca con un passaporto belga risultato poi contraffatto.
Nella mattinata odierna, così come disposto dall’A.G., si sono celebrati i rispettivi riti per direttissima e i tre sono stati tutti condannati a un anno di reclusione con pena sospesa e immediata liberazione in quanto non detenuti per altra causa. I soggetti sono stati poi messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Bergamo per le relative espulsioni, essendo tutti irregolari sul territorio nazionale.
Oltre all’attività di Polizia Giudiziaria, la Polizia di Frontiera ha eseguito alcuni respingimenti alla frontiera ed in particolare nei confronti di un cittadino serbo di anni 44, inottemperante al decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Lucca che, sfruttando un cavillo burocratico, è riuscito ad eludere i controlli di frontiera per circa 14 anni. La professionalità e l’intuito degli operatori di frontiera hanno permesso di ricostruire la pratica ed eseguire quanto disposto dal Prefetto.