Beppe Grillo: “Rivendico il diritto all’estinzione, M5S è evaporato”

Prosegue la polemica tra il creatore del Movimento, che pubblica un video sul suo blog personale, e l’ex premier che lo ha licenziato.

Roma –  Premette di non voler fare “fare casino” ma rivendica, “da creatore del Movimento, il diritto
all’estinzione del Movimento” stesso. Beppe Grillo pubblica sul suo blog un video di pochi minuti che intitola ‘Movimento compostabile!’ in cui attacca anche il presidente Giuseppe Conte, che definisce il mago di Oz. “Accampo questo diritto all’estinzione perché – dice -, lo sappiamo tutti, il Movimento non c’è più, è evaporato. Però, magari questa evaporazione si trasforma in una tromba d’aria, in un ciclone, in qualcosa che non so”.

“So solo che il Movimento non è biodegradabile, è compostabile, contiene ancora l’humus, gli zuccheri, le
proteine
. Dentro – insiste – ci sono ancora delle idee meravigliose, di ripensare anche il mondo. C’è tutto un mondo da ripensare – conclude – e noi invece ribadiamo questa politica ormai stramorta. Abbiamo candidati trapassati tra il passato e il trapassato. Vi saluto e vi ringrazio”.

Lo scontro Conte-Grillo

Prosegue la polemica dopo mesi di scontri e accuse reciproche. Poi, nelle ultime ore, la resa dei conti finale, con Giuseppe Conte che licenzia Beppe Grillo, fondatore del Movimento. Il presidente pentastellato Conte nel nuovo libro di Bruno Vespa sferra il colpo fatale a Grillo. Il j’accuse si consuma con queste parole: “Grillo è responsabile di una contro-comunicazione che fa venire meno le ragioni di una collaborazione contrattuale”, scandisce il leader nell’intervista. E dalle parole i fatti sono l’annuncio dello stop al contratto di consulenza per la comunicazione che lega Grillo all’associazione M5s per un compenso annuale di 300 mila euro. 

Tra la cessazione del contratto e il divorzio ufficiale, però, c’è anche l’Assemblea costituente. Alla fine di questa settimana, i gruppi di lavoro definiranno i quesiti che saranno poi posti al voto finale dell’Assemblea prevista per il 23 e 24 novembre. Tra questi, anche il quesito che chiederebbe agli iscritti di pronunciarsi sulla cancellazione del ruolo del garante. Eventualità che disarcionerebbe una volta per tutte il fondatore dal suo Movimento. Intanto, il siluro di Conte raggiunge le coste liguri. Dove il presidente pentastellato è impegnato nell’ultimo forcing di campagna elettorale per Andrea Orlando, dopo aver ribadito la collocazione del M5s nel campo progressista. E dove l’ex Nicola Morra, candidato alla presidenza, attacca: “il M5s si è trasformato nel partito personale di Conte, nuovo cespuglietto triste del Pd”.

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