La ragazza pakistana, la cui scomparsa ricorda quella molto più drammatica di Saman Abbas, si sarebbe allontanata da casa per evitare un matrimonio imposto dalla famiglia secondo la religione islamica. Forse si trova in Francia. I carabinieri stanno lavorando a tutto tondo per non lasciare nulla di intentato.
Galliera Veneta – La mattina del 31 maggio scorso Basma Afzaal, studentessa pakistana di 18 anni, usciva da casa per raggiungere la fermata del bus che l’avrebbe portata a Castelfranco Veneto dove frequentava l’istituto professionale Lepido Rocco. La ragazza scendeva dal pullman all’autostazione di Castelfranco alle 9.30 circa e si sarebbe diretta al bar Roma che dista poche centinaia di metri dal capolinea.
Il barman del locale avrebbe visto la studentessa seduta ad un tavolo che, assai tranquillamente, effettuava una videochiamata. Chi avrebbe chiamato Basma Afzaal? Le telecamere stradali avrebbero poi ripreso la ragazza, una volta uscita dal bar, in compagnia di un giovane ma dopo l’ultima inquadratura dei due si perdevano le tracce.
Dunque che fine ha fatto Basma che indossava una maglia nera con riga bianca, pantaloni neri, scarpe bianche alte e zaino grigio? La sua sparizione ci ricorda da vicino quella di Saman Abbas, a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, poiché anche in questo caso si parlerebbe di fuga da un matrimonio combinato. A denunciare la scomparsa della giovane studentessa è stato il padre Muhammad Afzaal, operaio di 38 anni, residente con la famiglia a Galliera da 4 anni che, non vedendola rientrare a casa, si rivolgeva ai carabinieri.
Dalle prime indiscrezioni si parlerebbe dunque di allontanamento volontario forse con un ragazzo che Basma avrebbe conosciuto in chat, probabilmente su un sito di incontri. Due compagne di scuola avrebbero riferito ai militari di Padova che la fuga della ragazza, pare verso la Francia, fosse stata pianificata da tempo poiché il padre stava organizzando in Pakistan il matrimonio della figlia con un suo connazionale.
Le indagini, eseguite dai carabinieri di Padova e di Stradella, coordinate dal Pm Roberto Piccione, sono scattate subito a tutto tondo e senza lasciare nulla al caso. Pare infatti che i genitori della giovane siano particolarmente fedeli ai dettami e alle tradizioni della religione islamica e non permetterebbero di certo che la figlia infrangesse tali regole considerate sacre. I testimoni ascoltati dai carabinieri, in particolare le due compagne di scuola della ragazza sparita, pare abbiano parlato di Basma come di una giovane che lottava ogni giorno contro le imposizioni di un certo stile di vita che le calzava stretto.
La studentessa, che rischia di perdere il diploma professionale, portava il velo e gli altri abiti imposti dal credo mussulmano ma una volta lontana da casa, si cambiava e indossava i più comodi indumenti occidentali
”…Non so dov’è mia figlia – ha detto il padre Muhammad Afzaal – sono preoccupato. Matrimonio? Non l’ho costretta a fare niente. Torna a casa e sposa chi vuoi…”. Fonti confidenziali parlano di fuga verso la Francia come di fatto certo. La ragazza avrebbe preso il treno che l’avrebbe condotta oltre frontiera lo stesso giorno della sparizione.
Questa versione dei fatti pare sia assai vicina alle risultanze delle indagini condotte dai carabinieri che sono al lavoro per ricostruire non solo gli ultimi spostamenti della giovane pakistana ma anche le sue frequentazioni negli ultimi tempi. I militari stanno verificando anche le sue ripetute assenze da scuola. Sembra invece più remota la possibilità che la giovane sia stata rapita ma al momento questa evenienza non sarebbe esclusa del tutto.
Pare anche che il padre di Basma si sia assentato più volte dal lavoro per tornare in Pakistan dove avrebbe dovuto organizzare il matrimonio della figlia. Da un’analisi dei tabulati telefonici di uno dei due cellulari in uso alla ragazza, prima di diventare irraggiungibile, sembra che l’apparato mobile abbia agganciato alcune cellule di un ripetitore d’oltre frontiera dunque la versione della fuga in Francia prenderebbe sempre più corpo.
Ma c’è di più. Basma sarebbe fuggita grazie alla complicità di un’amica che gli avrebbe prestato una ventina di euro ma qualcun altro le avrebbe pagato il biglietto ferroviario. Il cugino della ragazza, Shaheer Muhammad, ha poi pubblicato un post sul suo profilo Facebook diramando la notizia della scomparsa di Basma ma poi avrebbe chiuso ai non amici il suo account sul noto social network.