L’esondazione dei due torrenti ha causato paura fra la popolazione e danni a strade ed edifici. Turisti e residenti evacuati in massa mentre il fango ha invaso le vi cittadine raggiungendo il metro di altezza.
Torino – Il tranquillo scenario alpino di Bardonecchia si è trasformato in catastrofe a causa dell’esondazione del Rio Frejus e del Rio Merdovine, due corsi d’acqua che scorrono lungo la località di montagna al confine con la Francia. Una tremenda combinazione di piogge torrenziali e vento ha colpito le aree di Pian delle Stelle e Rocca Nera, innescando il rapido ingrossamento dei ruscelli minori che hanno riversato grandi quantità di acqua nei fiumi principali. I timori sono cresciuti intorno all’ipotesi di una frana in alta montagna, forse un distacco dal monte Frejus, che ha contribuito alla terribile calamità.
Le strade principali, come via Einaudi e la parte alta di via Medail, sono state teatro di una corsa frenetica mentre la gente cercava di sfuggire al fango che raggiungeva il metro d’altezza in alcuni punti. Al momento si contano alcuni dispersi oltre ad un ferito non grave e ben 120 sfollati.
La risposta non si è fatta attendere, con la protezione civile e i vigili del fuoco al lavoro per liberare le aree colpite dall’esondazione. Nel frattempo, vicino alla stazione ferroviaria, è stata segnalata una fuga di gas, che ha aggiunto ulteriore preoccupazione alla situazione già critica. Anche il commissariato di polizia è stato sommerso dall’alluvione, costringendo gli agenti a cercare rifugio presso la caserma dei carabinieri. Nel tentativo di prevenire episodi di sciacallaggio, i militari dell’Arma hanno richiesto l’intervento del reggimento Piemonte e delle stazioni di Vigone e San Mauro Torinese.
Il Comune ha attivato il centro operativo comunale stabilendo che il Palazzetto dello sport ospiterà coloro che potrebbero essere costretti a lasciare le loro case a causa dell’emergenza. La situazione rimane critica.