Baby vandali incendiano i giochi dei bambini alle 3 di notte

Dov’erano i genitori mentre i loro figli appiccavano il fuoco con la benzina? La città chiede conto alle famiglie.

Giovinazzo – Un atto vandalico di rara gravità ha sconvolto nella notte la comunità di Giovinazzo. Alle 3:30 di questa notte, tre giovani, probabilmente minorenni, hanno dato alle fiamme i giochi per bambini installati nella villetta di via Jacobellis, compiendo un gesto che ha lasciato attonita l’intera cittadinanza.

Le telecamere di sorveglianza hanno immortalato l’intera sequenza: i tre ragazzi sono stati ripresi mentre versavano benzina con una tanica sui giochi e successivamente appiccavano il fuoco alle giostrine, distruggendo completamente l’area ludica dedicata ai più piccoli.

A rendere pubblica la notizia è stato il sindaco Michele Sollecito, che ha diffuso il video dell’episodio definendo l’accaduto “gravissimo”. Il primo cittadino ha lanciato un appello diretto ai responsabili: “Chi ha compiuto questo atto si presenti alle forze dell’ordine. Non finirà con una pacca sulla spalla”. Sollecito ha inoltre sottolineato i rischi che il gesto avrebbe potuto comportare: “Potevano prendere fuoco alberi, auto e chissà cos’altro”.

Il sindaco Michele Sollecito

La reazione della comunità è stata immediata e unanime. Centinaia di cittadini hanno commentato la notizia sui social, esprimendo sdegno e chiedendo maggiori controlli sul territorio ma anche un maggiore senso civico da parte delle famiglie. “Dove sono le famiglie?”, si domanda qualcuno tra i commenti. “Cosa porta dei ragazzi a uscire di notte e distruggere spazi dedicati ai più piccoli?”

Anche l’opposizione politica ha preso posizione con fermezza. Sinistra Italiana ha condannato duramente l’episodio: “Un luogo di gioia è stato ridotto in cenere. È una ferita per tutta la comunità. Ogni notte il territorio è abbandonato: è ora di reagire, di difendere ogni spazio pubblico come bene comune”.

L’amministrazione comunale ha annunciato una linea di tolleranza zero nei confronti di simili episodi, mentre la comunità, profondamente ferita e indignata, chiede ora risposte concrete e maggiore sicurezza per il territorio.

Tre ragazzini in giro alle 3:30 del mattino con una tanica di benzina. La domanda che ogni genitore dovrebbe porsi è una sola: dove diavolo erano mamma e papà?

L’episodio di Giovinazzo mette a nudo una verità scomoda che molti preferiscono ignorare: troppi genitori hanno abdicato al loro ruolo educativo, lasciando i figli liberi di vagare di notte senza controllo né regole. Non si tratta di ragazzate o bravate adolescenziali ma di tre minorenni che alle 3:30 di notte hanno dato alle fiamme un parco giochi con la benzina, rischiando di provocare una tragedia.

Mentre la città si interroga sui controlli e sulla sicurezza, la vera emergenza è di natura educativa. Come è possibile che dei genitori non si accorgano che i loro figli escono di casa nel cuore della notte? Ma soprattutto, che tipo di educazione hanno ricevuto questi ragazzi per arrivare a compiere un gesto così vigliacco contro i più piccoli?

La generazione di genitori “amici” che evita confronti e conflitti, che preferisce chiudere un occhio piuttosto che dire “no”, che delega l’educazione alla scuola e poi si lamenta dei risultati, deve fare i conti con la realtà. I figli non hanno bisogno di genitori complici ma di adulti responsabili che sappiano dove sono i loro ragazzi alle 3:30 di notte.

Non si può delegare il ruolo genitoriale

Non è più tempo di vittimismo e alibi. Prima di invocare più controlli pubblici, le famiglie dovrebbero iniziare a controllare i propri figli. Perché il primo presidio di legalità e civiltà non è la telecamera o la pattuglia: è la famiglia che educa al rispetto e alla responsabilità.

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