Smontavano auto rubate in tutta la Puglia per rivendere i componenti sul mercato nero. L’operazione della squadra mobile di Andria smantella una rete criminale attiva nel nord Barese.
Foggia – Smontavano e rivendevano pezzi di auto rubate come in una vera e propria catena di montaggio illegale. È quanto emerso da una vasta operazione della Polizia di Stato che ha portato questa mattina all’arresto di 25 persone, tutte residenti a Cerignola, nel Foggiano, accusate di far parte di un’organizzazione criminale dedita ai furti, riciclaggio e ricettazione di autovetture.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani e condotte dagli agenti della squadra mobile di Andria, hanno ricostruito l’intero modus operandi del gruppo: auto rubate in diverse città della Puglia, in particolare nella provincia di Barletta-Andria-Trani, tra le più colpite da questo tipo di reato a livello nazionale, venivano portate in una rimessa nel nord Barese.
Qui, le vetture – da utilitarie a modelli di grossa cilindrata – venivano cannibalizzate: smontate pezzo per pezzo, dai motori agli pneumatici, dai fari alle centraline, con una precisione quasi industriale. I componenti finivano ordinatamente archiviati su scaffali, pronti a essere immessi nel mercato parallelo dei ricambi.
Secondo quanto emerso dalle indagini, si trattava di un sistema rodato, capace di generare profitti illeciti consistenti e con una rete di contatti in grado di piazzare rapidamente i pezzi di ricambio, mescolandoli anche nel mercato legale.
Gli arrestati dovranno ora rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere e reati connessi al traffico illecito di veicoli. L’operazione rappresenta un duro colpo al fenomeno dei furti d’auto nella regione, da anni al centro di un allarme crescente per la sua diffusione e organizzazione.