L’Asinara contesa: sulla gestione del Parco ormai è scontro tra Stato e Regione Sardegna

Duello istituzionale sempre più serrato tra Regione e Demanio per la valorizzazione dell’isola. Chi vincerà?

Tra la Regione Sardegna e il Demanio dello Stato è sorto un contenzioso per il parco dell’Asinara. Di primo acchito è sembrata una lite di condominio, oppure potrebbe richiamare “La secchia rapita”, il poema eroicomico scritto nel 1614 da Alessandro Tassoni. Si narra la storia del conflitto tra Bologna e Modena al tempo di Federico II di Svezia. Durante una battaglia i bolognesi fecero irruzione nel territorio di Modena, ma furono respinti e inseguiti fino alla loro città. I modenesi si fermarono a un pozzo a dissetarsi e portarono via come trofeo di guerra una secchia di legno. Al rifiuto di consegnare la secchia ai bolognesi, scoppiò una guerra tra il serio e il faceto che si protrasse per qualche tempo fra battaglie, duelli, tregue e tornei, intercalati da episodi comici e burleschi.

Tra la Regione e l’Agenzia del Demanio è sì scoppiata una guerra, ma si tratta di conflitti di attribuzione. Ora, qual è il “casus belli”? La Regione si sta opponendo ai programmi di valorizzazione economica dei beni pubblici statali dell’Asinara. Nella località di Cala Reale che fa parte dell’Asinara, la splendida isola situata tra la Sardegna e la Corsica, sono state avviate delle partnership tra pubblico e privato. 

Nella località di Cala Reale che fa parte dell’Asinara, la splendida isola situata tra la Sardegna e la Corsica, sono state avviate delle partnership tra pubblico e privato. 

La Regione molto… sensibile al suo territorio si è lamentata di non essere stata chiamata in causa. L’Assessorato Regionale alla Difesa dell’Ambiente ha esplicitato che senza di loro non se ne fa niente. In un comunicato ha dichiarato che “ogni tipo di valorizzazione va eseguito nel rispetto della pianificazione territoriale locale ed è la Regione ad avere l’ultima parola sul proprio patrimonio”. Il Demanio aveva deciso la riqualificazione di due immobili, ma la Regione ha ribadito che questa operazione non ha nessuna valenza giuridica e tecnica. Ed è iniziato un duello a colpi di articoli di legge, codicilli e norme varie.

L’articolo 14 dello Statuto regionale (la Sardegna è a statuto speciale) recita che i beni dello Stato sottratti alla loro funzione governativa devono passare, ipso facto, alla Regione. I privati possono usufruirne previo accordo con le competenti autorità regionali.

La Regione risulta titolare quasi di tutta l’isola, comprese le infrastrutture, reti idriche e fognarie, trasporti.

L’isola dell’Asinara, una volta famosa era per un penitenziario di massima sicurezza, dismesso nel 1998. Nel 2002 l’intera isola è stata dichiarata Parco nazionale dell’Asinara. Inoltre, è ricordata anche perché durante gli anni di piombo degli anni ’70 furono rinchiusi alcuni terroristi rossi e nell’estate del 1985 i magistrati Falcone e Borsellino prepararono l’istruttoria del Maxiprocesso sull’Isola dell’Asinara. Erano con le famiglie e pagarono pure il conto.

La Regione risulta titolare quasi di tutta l’isola, comprese le infrastrutture, reti idriche e fognarie, trasporti. Casa Reale, la zona che ha creato scalpore, in effetti, è molta incerta, come risulta dalle planimetrie del Parco. La Giunta ha chiesto, quindi, che l’…oltraggio venga bloccato e ha ribadito con perentorietà il diritto dell’autonomia territoriale. L’area, come si sa, è un vero e proprio eden naturale di immenso pregio ambientale. A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina, come disse il Divo Giulio Andreotti. Vuoi vedere che dietro il desiderato coinvolgimento, più che nobili valori giuridici e ambientali, si cela la volontà di spartirsi l’affare della riqualificazione? Si sa: siamo in Italia e molti… tengono famiglia!

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