Arriva la proposta di legge “Salva Milano”, ci sarà l’esame d’urgenza

A settembre sarà in Aula con una corsia preferenziale. Il presidente dei deputati Fdi Foti “non è un condono ma a favore di tutti”.

Roma – Dopo i rinvii e con l’emendamento stralciato dal decreto infrastrutture, arriva la proposta di legge per il cosiddetto ‘Salva Milano’. La norma (annunciata diverse volte dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini) punta a sciogliere i nodi legislativi sull’urbanistica nel capoluogo lombardo, dopo le inchieste della Procura su presunti abusi edilizi. Il provvedimento presentato dalla maggioranza e assegnato in commissione Ambiente della Camera avrà una corsia preferenziale.

Per il testo infatti, spiega il presidente dei deputati di Fdi Tommaso Foti “sarà chiesto l’esame d’urgenza così da portarlo in aula a settembre”. Foti precisa che “non è un salva-Milano perché è a favore di tutti; in secondo luogo non è un condono ma semmai è la tutela di cittadini che anziché la speculazione finanziaria – prosegue -, hanno scelto di fare ciò che fa la maggioranza degli italiani, vale a dire investire sul mattone”.

Il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala è tornato a parlare dell’impasse legislativa che si è creata in città dopo le numerose inchieste giudiziarie su presunti abusi edilizi, con la possibilità che nel mirino ci siano numerosi altri progetti. Anche il Comune ha intrapreso un percorso in attesa del Parlamento, che però è molto più lento perché riguarda la revisione del Pgt, il Piano di governo del territorio, per cui ci vorrebbe oltre un anno. Sull’urbanistica “sono lontanissimo dal capire che cosa operativamente si può fare – ammette Sala -. Non lo conosco nemmeno io a questo punto lo scenario. Noi necessariamente dobbiamo avviare i lavori sul Pgt, solo che questo prende dei tempi lunghissimi, intorno a un anno”.

Inoltre secondo il sindaco “è chiaro che la necessità di dare una sistemazione al pregresso rimane”. L’ultima inchiesta della Procura di Milano è di pochi giorni fa con l’ennesimo fascicolo aperto, conoscitivo e dunque senza ipotesi di reato né indagati, sul ‘Lambrate Twin Palace’. Nell’inchiesta, così come nelle altre portate avanti in questo periodo, anche con sequestri di cantieri chiesti dai pm e disposti dall’ufficio gip, potrebbero essere ipotizzati i reati principali di abuso edilizio e lottizzazione abusiva. Il Comune in questi mesi di indagini ha sempre difeso il suo operato e quello dei dipendenti e dei dirigenti ed ha diffuso lo scorso marzo delle nuove linee guida, temporanee, per gli uffici per orientare l’attività amministrativa in attesa di un chiarimento.

Ma la situazione in città è delicata e anche i costruttori hanno chiesto più volte un intervento chiarificatore. La città in questi mesi ha avuto infatti un blocco dei progetti e c’è stato un notevole calo degli oneri di urbanizzazione incassati dal Comune per un totale stimato di circa 20 milioni di euro.

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