il sesso intercrurale è noto anche come rapporto interfemorale ed è una forma di sessualità non penetrativa ricorrente nei rapporti etero ed omosessuali.
Cosa significa questa parola così strana e faticosa da pronunciare? È forse un’altra parafilia da aggiungere all’elenco di quelle già trattate? No, molto più semplicemente è una pratica a cui non siamo soliti dare un nome, ma che potrebbe, in modo naturale, rientrare nella nostra routine sessuale quotidiana.
Si tratta dello sfregamento del pene all’interno delle cosce del partner per simulare l’atto sessuale. Infatti, da inter-tra e crura-gambe, il sesso intercrurale è noto anche come rapporto interfemorale ed è una forma di sessualità non penetrativa ricorrente nei rapporti etero ed omosessuali.
Questa procedura, talvolta occasionale, può divenire parte integrante dei preliminari all’atto vero e proprio, come può essere una forma primordiale di sperimentazione della sessualità tra i giovanissimi. Il sesso intercrurale era molto praticato nell’Antica Grecia, dove la pederastia prevedeva che il giovane sottoposto alle attenzioni del maestro ricevesse anche la parte fisica di quest’ultimo. Poiché la forma più estrema di sodomia poteva risultare degradante per il ricevente ci si limitava, talora, al più morbido rapporto intercrurale. Il commediografo Aristofane nella sua opera “Gli uccelli” , il titolo può sembrare una allusione voluta ma non è così, per definire il sesso interfemorale tra le consuetudini dell’intimità tra maestro e discepolo, usa il termine diamērizein, ovvero “fare qualcosa tra le cosce”.
Il motivo per cui ho scelto, oggi, questo argomento è il boom crescente dell’armpit sex. Qualche settimana fa il web è stato letteralmente sommerso da articoli sulla crescente popolare tendenza dell’armpit sex, ovvero il sesso attraverso lo sfregamento di parti intime nella zona ascellare. Avete letto qualcosa a riguardo? Ecco i titoloni: “L’ascella è la nuova vagina”, “La nuova tendenza che spopola tra i giovani”, “la maschalagnia di moda fra i giovani”. Ma quale nuova tendenza! Sfatiamo un mito: i giovani d’oggi non hanno inventato nulla che l’uomo di altri tempi non avesse già sperimentato e praticato più o meno durante la lunga linea della storia dell’eros.
Fermo restando che l’armpit, nell’ambito della sfera erotica, sia un innocuo e potenzialmente piacevole approccio alla conoscenza e all’esplorazione del corpo, nutro forti dubbi riguardo al fatto che come un’epidemia il sesso ascellare si sia diffuso improvvisamente tra i giovani senza aver preso le mosse da qualche “strillone-blogger o influencer” che lo ha urlato per primo. Come può venire in mente a coppie di adolescenti alle prime esperienze col sesso, di uscire dal tracciato per imboccare la bizzarra via verso l’ascella? Non è infondato pensare che non sia per piacere ma per sentito dire?
D’altro canto non servono grandi sondaggi e articoli per provare che la pratica dello sfregamento di organi genitali su varie parti del corpo possa risultare piacevole. Per concludere direi che sarebbe potuto bastare il buon Aristofane, con il suo chiarissimo “diamērizein”!