Armi illegali e camorra: otto arresti dopo mesi di indagini

Misura cautelare in carcere per otto soggetti accusati di armi illegali con aggravante mafiosa al termine di indagini complesse e articolate.

Napoli – Per delega del Procuratore della Repubblica Distrettuale, i carabinieri dei Nucleo investigativo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 8 soggetti gravemente indiziati – a vario titolo – di porto e detenzione illegale di armi da fuoco e munizionamento aggravati dalla finalità mafiosa.

Le complesse ed articolate indagini sviluppate tra il 2024 e il 2025 dal Nucleo investigativo carabinieri, anche mediante attività tecniche, e coordinate dalla DDA hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine:

  • alla disponibilità di molteplici armi da fuoco da parte degli indagati, funzionale al controllo criminale del territorio al fine di agevolare le attività dell’associazione camorristica clan Sequino/Savarese e di consolidare l’egemonia del citato gruppo criminale nel quartiere Sanità;
  • alle documentate modalità di detenzione e porto illegale delle armi dei destinatari della misura, nonché individuare i luoghi di occultamento delle armi.

Contestualmente, sempre su delega della DDA:

  • sono state eseguite diverse perquisizioni personali, locali e domiciliari finalizzate al rinvenimento di armi e munizioni;
  • è stata rimossa un’edicola votiva “edificata” presso il richiamato quartiere Sanità per omaggiare il minore TUFANO Emanuele, ucciso il 24.10.2024 a Napoli, nel corso di un conflitto a fuoco tra gruppi avversi di giovani criminali appartenenti ai quartieri partenopei Sanità e Mercato.