Guardia di Finanza, Banca d’Italia e notai uniscono le forze per rafforzare controlli, formazione e segnalazioni contro mafia e terrorismo.
Palermo – Si è svolto presso la sede palermitana del Consiglio Notarile dei distretti riuniti di Palermo e Termini Imerese il convegno denominato “Le attività di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento al terrorismo”.
L’incontro, organizzato nell’ambito del protocollo di intesa stipulato fra la Guardia di Finanza e il Consiglio Nazionale del Notariato, si è sviluppato nel corso della mattinata ed è stato caratterizzato dagli interventi di ufficiali del Corpo, di un notaio del predetto Consiglio Notarile e di un dirigente della divisione vigilanza della Banca d’Italia.
L’evento formativo persegue lo scopo di accrescere la comprensione dei rischi e implementare la collaborazione attiva, da parte dei notai, in materia di compliance della disciplina antiriciclaggio, stabilendo lo svolgimento di varie attività di formazione, fra le quali la realizzazione di incontri periodici, nello specifico settore, a favore degli iscritti alla predetta categoria professionale.

Al convegno, fruibile a titolo gratuito, hanno partecipato circa 60 professionisti, parte in presenza presso Palazzo Moncada, ove ha sede il locale Consiglio Notarile, e parte da remoto, grazie ad un collegamento streaming messo a disposizione dal Consiglio stesso .
I relatori hanno affrontato tematiche riconducibili alle rispettive aree di intervento. In particolare: gli Ufficiali delle Fiamme Gialle, Col. Antonucci e Ten.Col. Perrone, hanno illustrato la vigente normativa in materia di antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento della criminalità organizzata e del terrorismo, nonché dei conseguenti e correlati interventi ispettivi; il notaio dr. Balestrazzi ha trattato delle modalità in cui si esplica la collaborazione attiva della categoria professionale di appartenenza, con un focus sugli adempimenti antiriciclaggio per i notai; infine il dr. D’Amico, dirigente della Banca d’Italia, ha descritto il ruolo che l’Unità di Informazione Finanziaria svolge nel complesso scenario della disciplina antiriciclaggio, altresì descrivendo i principali indicatori di anomalia suscettibili di attivare i presidi che il legislatore europeo e nazionale ha voluto porre a protezione del sistema finanziario.
A conclusione del convegno, gli intervenuti hanno evidenziato come quello odierno sia solo il primo di una serie di occasioni formative che, organizzate nel solco del Protocollo di Intesa firmato a livello centrale, porteranno sempre più spesso le articolazioni territoriali della Guardia di Finanza, del Consiglio Nazionale del Notariato e della Banca d’Italia a interfacciarsi e a collaborare per la tutela della sicurezza finanziaria del Paese.