A finire nei guai un 16enne con precedenti specifici e già “rodato”, e il complice 33enne. La vittima una 83enne.
Napoli – Ha solo 16 anni ma è già un esperto in truffe in danno di anziani. Siamo a Ischia e fortunatamente la rete della legalità, tra controlli, telecamere e prevenzione, sta funzionando. La tecnica è acclarata ma continua a mietere vittime, forse perché a volte il cuore ha la meglio sulla ragione e prende il sopravvento.
“Abbiamo arrestato sua figlia e se vuole liberarla deve pagare una cauzione.” Inizia così la telefonata del finto Maresciallo che getta nel terrore una madre di 83 anni. Farebbe di tutto per proteggere la propria figlia e accetta di dare tutto ciò che possiede. Si presenta così a casa della donna colui che avrebbe l’età per essere il nipote, ma la visita ha ben altri obiettivi.
Il ragazzo – originario di Melito di Napoli e con precedenti specifici per truffe in danno di anziani – prende i risparmi di una vita, pari a circa 10mila euro, e dei gioielli, per poi allontanarsi.
La truffa è consumata e, come spesso accade, la ragione torna a prevalere sui sentimenti. L’anziana comprende di essere stata vittima di una truffa e parla con sua figlia che contatta il 112.
I carabinieri della compagnia di Ischia – allertati dalla centrale operativa – si mettono alla ricerca di un giovane che si aggira sull’isola con indosso una maglietta bianca e un jeans tipo pinocchietto. È come cercare l’ago in un pagliaio, ma i militari non demordono e setacciano palmo a palmo il porto aliscafi in partenza per Napoli, molo Beverello. L’intuizione ha la meglio e fermano un ragazzo che assomiglia alla descrizione fornita dall’anziana vittima. Inizia il controllo e nello smartphone del ragazzo compaiono le prime prove.
Il nome dell’interlocutore – “Arsenio Lupen” – non lascia spazio a interpretazioni e nella conversazione WhatsApp, insieme alle foto del bottino, anche la frase: “Sta carica la signora tiene 100 anni” – “non preoccuparti”. Nelle tasche del giovane 150 euro, il verosimile compenso per la truffa su commissione.
Il ragazzo ha 16 anni ed è fuggito da una comunità, dove, da affidato in prova, doveva trascorrere 12 mesi per una truffa in danno di anziani consumata a Roma solo due giorni prima, il 30 luglio.
I carabinieri effettuano ulteriori accertamenti e ricostruiscono il percorso del minorenne, che era passato in una casa vacanze prima di arrivare al porto. Nell’appartamento i militari trovano 6.700 euro, una spilla d’oro e un orecchino a pendolo, nascosti in un armadio. I gioielli sono proprio quelli dell’83enne ischitana. In casa anche un 33enne incensurato di Napoli. L’uomo viene denunciato per concorso in truffa e ricettazione, mentre il 16enne è stato arrestato e trasferito nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei.