Tra i profughi anche 95 minori e una donna incinta. Identificati e fermati due uomini accusati di traffico di esseri umani.
Ancona – Nella mattinata di ieri, 21 maggio, la nave Ocean Viking è approdata nel porto di Ancona con a bordo 276 migranti. I profughi erano stati soccorsi in mare aperto il 17 maggio, dopo essere partiti dalle coste libiche due giorni prima. Si tratta di persone di diverse nazionalità: 152 eritrei, 45 etiopi, 39 pakistani, 27 egiziani, 7 bengalesi, 2 guineani, 1 marocchino, 1 palestinese, 1 somalo e 1 sudanese del nord.
Tra loro anche 95 minori, tra cui 3 neonati, 6 bambini tra uno e quattro anni, 2 tra i 5 e i 13 anni. E ben 84 adolescenti tra i 14 e i 17 anni, oltre a una donna in gravidanza.
Viaggio infernale dalla Libia
I migranti hanno raccontato di essere stati detenuti per giorni in “safe house” nei pressi della costa libica, dopo aver pagato ingenti somme alle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di esseri umani. Successivamente, sono stati condotti sulle spiagge di partenza e caricati a bordo di imbarcazioni sovraffollate condotte da uomini armati e travisati.
Salvati dalla Ocean Viking
Dopo diverse ore di navigazione in alto mare, le prime imbarcazioni sono state affiancate da altri natanti di fortuna, sui quali i migranti sono stati trasferiti per proseguire il viaggio verso l’Italia. Un’odissea di circa 40 ore, conclusasi con il salvataggio da parte della Ocean Viking, che li ha poi trasportati fino ad Ancona.
L’accoglienza e i controlli
Allo sbarco, la macchina dell’accoglienza si è attivata in sinergia tra Polizia di Stato, Prefettura, Comune, Protezione Civile e altre Forze dell’Ordine. Tutti i migranti salvati dalla Ocean Viking hanno proseguito il viaggio fino a una struttura adibita per l’identificazione, il fotosegnalamento e la regolarizzazione. Le operazioni, coordinate dalla Polizia di Stato, sono durate oltre dieci ore.
Al termine degli accertamenti, sei migranti hanno ricevuto ordini di espulsione immediata, emessi dal Questore di Ancona per mancanza dei requisiti di protezione internazionale.
Due arresti per traffico di esseri umani
Parallelamente, gli agenti della Squadra Mobile dorica hanno avviato un’indagine per identificare i presunti scafisti responsabili del viaggio. Grazie a una capillare attività investigativa, condotta tramite l’analisi dei telefoni e delle attrezzature rinvenute, gli agenti hanno individuato due cittadini egiziani, nati rispettivamente nel 2002 e nel 2003, gravemente indiziati del reato di trasporto illecito aggravato di stranieri.
I due avevano strumenti di navigazione per l’alto mare, un telefono satellitare e altri dispositivi mobili con relative SIM card, elementi ritenuti fondamentali per l’accusa.
I due uomini sono stati fermati e trasferiti nel carcere di Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.