Negli Usa recenti studi statistici effettuati dall'agenzia per la protezione dell'ambiente americana hanno stimato circa 21000 vittime l'anno attribuite al radon residenziale. Valori simili sono stati stimati anche da studi europei.
Non si muore solo di Covid-19. Negli ultimi tempi l’emergenza della pandemia ha dirottato l’attenzione politico-sanitaria su un virus che si è dimostrato un pericoloso killer. I suoi straordinari effetti letali hanno meritato la ribalta delle cronache, mettendo in secondo piano altri pericoli per la salute, che nel lungo periodo rischiano di provocare più danni della stessa pandemia.
Ad esempio, già prima che scoppiasse la “peste del nuovo millennio”, era calato il silenzio sul Radon, un gas radioattivo molto inquinante. La sua origine naturale, forse, non ha mai rappresentato una questione ambientale rilevante, al contrario del benzene o dei campi elettromagnetici. Eppure è più pericoloso di altri agenti inquinanti. Infatti è stato riconosciuto dalla IARC, Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro, “agente inquinante e cancerogeno e rappresenta la seconda causa di tumore al polmone dopo il tabacco”.
Questo gas primordiale è presente nella crosta terrestre, nelle rocce, nel suolo e nelle acque. E’ diffuso su tutto il territorio nazionale, soprattutto, nelle zone vulcaniche. E’ molto rischioso rimanere nei suoi paraggi anche se, purtroppo, “l’esposizione a questo inquinante, non può essere ridotta a zero”. La ventilazione con apertura di porte e finestre dei locali dove è presente il radon non sortisce che effetti benefici di breve durata.
Interventi strutturali risultano più efficaci. Ad esempio nel caso di costruzione di edifici multiuso, la creazione di pozzetti permette di aspirare il gas del sottosuolo e di rilasciarlo nell’atmosfera. Il suo livello di inquinamento varia durante la giornata. A mezzogiorno è minimo, massimo di notte. I valori più alti si raggiungono in inverno, mentre quelli più bassi in estate.
I luoghi fisici con alta concentrazione sono miniere, grotte, locali seminterrati ed interrati. Oltre ad essere radioattivo è pure un gas nobile. S’intende qui non l’aristocrazia ma un elemento chimicamente inerte. Inoltre è pure inodore ed incolore. Un vero figlio di puttana. I suoi “nobili” intenti li manifesta facendosi un giro per le abitazioni umane, dove si accumula in dosi massicce. Alcuni scienziati hanno messo in relazione la fuoriuscita del Radon dalle viscere della terra con gli eventi sismici. Gli studi, in tale direzione, sono ancora in corso con discreto successo.
Negli Usa, infatti, recenti studi statistici effettuati dall’USEPA (United States Environmental Protection Agency, agenzia per la protezione dell’ambiente statunitense) hanno stimato circa 21000 morti annui attribuiti al Radon residenziale. Valori simili sono stati stimati anche da studi europei. Ne esiste pure un utilizzo ospedaliero per la profilassi di alcuni tumori trattati con la radioterapia. Allo stato attuale parrebbe che non ci siano grandi difese contro questo “subdolo” nemico. Si ha solo la certezza di morire radonizzati. Che culo.
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