L’americana esprime il desiderio di un dialogo con i fratelli di Meredith, ma l’avvocato dei Kercher respinge: “Iniziative irrispettose”.
Perugia – A distanza di quasi due decenni dall’omicidio di Meredith Kercher, Amanda Knox torna a far parlare di sé con una dichiarazione che riapre ferite mai del tutto rimarginate. In una recente intervista rilasciata a Newsweek, l’americana ha espresso il desiderio di riconciliarsi con i familiari della studentessa britannica uccisa a Perugia nel novembre 2007.
“Vorrei riconciliarmi con i familiari di Meredith. Voglio solo che lo sappiano“, ha dichiarato Knox, a circa due settimane dall’uscita della serie televisiva dedicata alla sua vicenda giudiziaria. Una storia che l’ha vista protagonista di un lungo iter processuale culminato con l’assoluzione definitiva, pur mantenendo sempre la propria proclamazione di innocenza.
Il trauma condiviso e il peso del dolore
Nell’intervista, Amanda Knox si è rivolta in particolare ai fratelli di Meredith, dal momento che i genitori John e Arline sono scomparsi nel 2020. “Abbiamo vissuto insieme un’esperienza molto traumatica”, ha affermato l’americana, “sarebbe molto bello e credo molto terapeutico per noi poterne parlare. Ma alla fine, il loro dolore è reale e totalizzante e i miei sentimenti riguardo al mio dolore non pretendono nulla da loro”.

“Sento che nulla di ciò che potrei dire potrebbe mai soddisfarli”, ha ammesso, “finché penseranno che io abbia qualcosa a che fare con la morte di Meredith o che sappia qualcosa a riguardo che non sto rivelando. Come se non sapessi cosa fare o cosa dire, se non che ho già detto tutto quello che so”.
La replica dell’avvocato Maresca
La risposta della famiglia Kercher non si è fatta attendere. Francesco Maresca, storico legale dei familiari della vittima, ha replicato con fermezza sempre sulle pagine di Newsweek: “In generale, né io né la famiglia Kercher siamo stati soddisfatti delle iniziative intraprese da Amanda Knox nel corso degli anni, poiché sono ingiustificate e irrispettose della memoria della povera Meredith”.
L’avvocato ha poi fatto riferimento alla serie televisiva in uscita, dichiarando: “Sono sicuro che non guarderanno la fiction perché ancora una volta viola la memoria della bellissima ragazza che era Meredith”.
Il caso, che ha tenuto banco sulle cronache internazionali per anni, sembra destinato a rimanere un capitolo doloroso e irrisolto nei rapporti umani, al di là delle sentenze giudiziarie che hanno chiuso il procedimento penale.