AlphaZTL celebra dieci anni di arte sociale con “Lady Up”

Il 17 ottobre al teatro Don Bosco di Brindisi, mostra, documentario e performance con detenuti e artisti per abbattere stereotipi e promuovere l’emancipazione attraverso l’arte.

Brindisi – AlphaZTL Compagnia d’Arte Dinamica, compagnia di danza contemporanea diretta da Vito Alfarano, celebra dieci anni di arte nel sociale con una serata speciale dedicata a creatività scenica, inclusione e libertà di espressione.

Il 17 ottobre, il teatro Don Bosco di Brindisi ospiterà un evento, all’interno del Brindisi Performing Arts, che unisce mostra fotografica, proiezione del documentario e performance di danza Lady Up, con Francesca De Giorgi, giovane danzatrice con sindrome di Down, i detenuti della Casa Circondariale e i professionisti di AlphaZTL.

La serata si aprirà con la mostra SpaziLiberi, a cura di Ilaria Caravaglio, che racconta i progetti artistici e sociali della compagnia. Ispirata ai programmi televisivi “Spaziolibero” degli anni ’70, la mostra illustra come AlphaZTL utilizzi danza, teatro, scrittura e musica per promuovere inclusione sociale, offrendo ai partecipanti la possibilità di esprimersi liberamente e riscoprire sè stessi.

Seguirà la proiezione del documentario Lady Up: una Bio Queen dal carcere al palco, regia di Mimmo Greco, che racconta un percorso formativo unico, in cui detenuti della Casa Circondariale di Brindisi e Francesca De Giorgi hanno condiviso un’esperienza di emancipazione ed espressione artistica. La figura della Bio Queen diventa simbolo di libertà, metamorfosi e affermazione di sé, dimostrando il potere inclusivo e trasformativo dell’arte.

L’evento speciale si chiuderà con la presentazione di un primo studio dello spettacolo di teatrodanza Lady Up, ideato da Vito Alfarano e Marcello Biscosi, che debutterà a maggio 2026. Francesca De Giorgi interpreta una diva capace di rompere barriere e stereotipi, affiancata da un corpo di ballo composto da danzatori professionisti e un detenuto della Casa Circondariale.

AlphaZTL ha invitato il pubblico a partecipare a una serata unica che unisce arte e inclusione, offrendo uno sguardo sulla capacità trasformativa delle arti performative e sull’importanza di abbattere pregiudizi e barriere.