Si teme che la rampolla di una delle coppie più famose e potenti della Silicon Valley sia rimasta vittima della droga degli zombie.
Roma – Un mese fa era scattato un inquietante allarme: il Fentanyl, un oppioide sintetico, ribattezzato la ‘droga degli Zombi’ semina vittime con numeri spaventosi. Negli Usa è già emergenza, con circa 180 decessi al giorno: quello che nasce come potente farmaco analgesico viene usato illegalmente come droga, e può trasformarsi in un killer spietato. Pare che sia la sorte toccata a Mint Butterfield. Appena 16 anni, scomparsa quattro giorni fa: una vicenda che sta destando scalpore e preoccupazione negli Stati Uniti. Soprattutto perchè l’adolescente è la rampolla di una delle coppie più famose e potenti della Silicon Valley, il cuore dell’industria hi-tech americana e mondiale.
Suo padre infatti è Stewart Butterfield, fondatore della piattaforma di messaggistica Slack, mentre la madre è Caterina Fake, fondatrice di Flickr. Ricca, ereditiera con un futuro di successi quasi già scritto, eppure infelice. E preda della droga, un vortice nel quale è finita da tempo, poco più che bambina. Mint si trovava a casa della madre nella zona esclusiva di Marin County, alle porte di San Francisco in California, quando ha fatto perdere le sue tracce.
La polizia parla di precedenti legati all’abuso di stupefacenti e il sospetto è che la giovanissima sia entrata in contatto con un gruppo di spacciatori che si trova alla periferia di San Francisco, un’area dove è diffuso lo spaccio di Fentanyl, lo psicofarmaco causa di molte overdosi. Secondo la Nbc, la 16enne viveva con la madre al momento della sua scomparsa e frequentava un collegio privato locale. Foto della ragazza sono state messe sulle piattaforme online. I genitori hanno lanciato appelli. La polizia ha messo a disposizione un numero telefonico per le segnalazioni.
L’ultima volta che è stata vista, domenica scorsa, Mint indossava una maglietta nera, pantaloni di flanella e stivali neri. Il padre ha venduto la sua piattaforma nel 2021 per 28 miliardi di dollari. L’allarme Fentanyl, ha varcato i confini Usa. Anche se negli States la sua diffusione è spaventosa, in Italia – dove al momento il fenomeno è contenuto – l’intelligence segnala un interessamento della ‘ndrangheta, che starebbe valutando la convenienza dell’immissione sul mercato della sostanza.
Un allarme che ha portato il governo – proprio per prevenirne la diffusione sul territorio nazionale – a giocare di anticipo mettendo a punto un ‘Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici’. L’obiettivo, aveva spiegato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, è “non farsi cogliere impreparati: in Italia non c’è un’emergenza Fentanyl ma c’è negli Usa, e non essendoci frontiere invalicabili è bene non trovarsi scoperti”. Da Mantovano, inoltre, un appello alle famiglie ad alzare l’allerta anche contro i “cattivi maestri” rappresentati dai rapper Usa: “Su internet i loro testi sono facilmente rintracciabili e arrivano agli adolescenti senza filtri esaltando tale sostanza. Quindi le famiglie devono accrescere l’attenzione”.
Il livello di allarme è talmente alto che il contrasto al traffico della ‘droga degli Zombi’ è diventato “un tema importante del G7. La premier Giorgia Meloni si è detta “fiera che l’Italia sia una delle primissime Nazioni in Europa ad adottare un piano molto articolato di prevenzione”. Mentre in ambito clinico viene utilizzato in cerotti transdermici, lecca-lecca o pastiglie, chi lo consuma in strada – dove spesso è mischiato e spacciato con eroina o altre sostanze – lo fuma o se lo inietta in vena. “Come analgesico e anestetico, il Fentanyl non fa sentire dolore e, al contempo, stordisce”, spiegano i ricercatori del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti. Numeri alla mano, è un oppioide sintetico da 50 a 100 volte più potente della morfina.
Con quali effetti collaterali? Le conseguenze dell’assunzione sono inquietanti: dalla nausea ai crampi, dai dolori muscolari a quelli allo stomaco. Ecco perché nei video che arrivano dagli Stati Uniti vediamo piegate le persone che lo usano. Soprattutto, quando la dose è eccessiva, il rischio maggiore è legato a una depressione respiratoria. Di fatto, la persona smette di respirare. E muore”. I numeri sono allarmanti: in Usa si contano 73mila decessi da oppioidi sintetici (soprattutto Fentanyl) nel 2022 e 137 sono quelli registrati in Europa nel 2021.
In Italia, dal 2016 ad oggi i decessi registrati sono 2 e si segnalano anche 5 comunicazioni riguardanti intossicazioni non fatali, ma siamo probabilmente dinanzi ad una “sottostima del fenomeno”, si afferma nel Piano, che avverte: “Si tratta di una minaccia potenziale capace di influire in modo significativo sulla salute e la sicurezza europea in un prossimo futuro”.
Ecco perché, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato che saranno potenziati i controlli, da parte dell’Arma dei Carabinieri e dei Nas, sulla distribuzione del Fentanyl sul territorio nazionale nonché le misure di sicurezza dei luoghi dove la sostanza è conservata, per evitarne la sottrazione indebita. Questo significa intensificare i controlli per evitare eventuali furti. Il Ministero sta allertando Regioni e farmacie a prestare massima attenzione e garantire la corretta custodia del farmaco.