Il lancio è avvenuto durante le perquisizioni disposte dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito di un’inchiesta per corruzione.
Roma – Leggenda vuole che Mario Chiesa, l’ex presidente milanese del Pio Albergo Trivulzio, il cui arresto per tangenti diede il via al ciclone di Mani Pulite, dopo essere stato sorpreso in flagrante dai carabinieri con la “stecca” ricevuta da un imprenditore, avesse mantenuto il sangue freddo e chiesto il permesso di andare in bagno per sbarazzarsi nello sciacquone di altro denaro frutto di corruzione.
Sempre di corruzione si tratta ma questa volta, a oltre trent’anni da Tangentopoli, i soldi invece che finire in bagno sono svolazzati direttamente dalla finestra. Per la precisione si trattava di 160mila euro, che ieri una persona non indagata ha gettato al vento durante una delle perquisizioni disposte dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) nell’ambito dell’inchiesta che ha visto l’iscrizione nel registro degli indagati di un consigliere regionale campano, Giovanni Zannini, imprenditori e un dirigente regionale.
I soldi, contenuti in un pacco, sono stati recuperati dai militari dell’Arma. Il lanciatore al momento non è iscritto nel registro degli indagati, ma pare che uno degli imprenditori indagati, Alfredo Campoli, si recasse spesso da lui a ritirare consistenti somme di denaro, anche di circa 100mila euro.