Polizia, Carabinieri e Finanza liberano due edifici occupati da famiglie straniere. Trovati cellulari rubati, un machete e oggetti d’oro.
Roma – È bastato un breve briefing operativo tenuto dal dirigente del commissariato di P.S. Romanina a far scattare, poco dopo le 7:00 di questa mattina, l’operazione interforze, che ha coinvolto polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale di Roma Capitale, con l’obiettivo di mettere in atto il primo step dello sgombero di due dei tre edifici occupati da famiglie latino-americane in via Eudo Giuglioli.
Prima dell’accesso all’interno delle strutture occupate, tutto il perimetro è stato cinturato dagli equipaggi delle Forze di polizia per consentire poi ai contingenti della forza pubblica di fare ingresso e dare corso alla liberazione dei singoli cespiti.
Le attività si sono svolte all’insegna del senso di umanità rivolto agli occupanti, ai quali è stata data l’opportunità di recuperare le proprie masserizie e di lasciare le unità abitative indebitamente impegnate da tempo. L’intervento coattivo odierno risulta funzionale altresì all’esecuzione del provvedimento di sequestro preventivo a cura dell’Arma dei Carabinieri emesso dalla competente Autorità Giudiziaria.
Complessivamente, all’interno dei due edifici coinvolti, sono state censite ed identificate 33 persone, tutte di origine straniera, di cui 11 minori. 10 soggetti extracomunitari sono stati accompagnati presso l’Ufficio immigrazione della Questura per gli approfondimenti sotto il profilo della irregolarità sul territorio nazionale e nei cui confronti, in caso di presupposti di legge, si procederà all’avvio dell’istruttoria utile all’espulsione dai confini italiani.
A tal riguardo, nella task force che ha proceduto alle operazioni, è stata impegnata anche un’aliquota dell’Ufficio immigrazione della Questura, che, sul posto, ha contribuito alla fluidità dei controlli con un primo screening dello status dei cittadini stranieri.
Sono stati coinvolti anche i Vigili del Fuoco e l’ARES 118 al fine di prestare il proprio intervento in ragione delle rispettive competenze, con particolare riferimento, nel primo caso, alla messa in sicurezza di manufatti, rimozione di ostacoli o alla bonifica di materiale pericoloso.
Nel corso dell’attività, sono stati rinvenuti cellulari provento di furto, un machete ed una piccola quantità di oggetti in oro.
L’operazione attentamente pianificata, anche sulla scorta degli indirizzi dettati dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto di Roma, è stata preceduta da una meticolosa opera della sala operativa sociale del Comune, tesa al reperimento di soluzioni alloggiative alternative a beneficio delle fasce deboli, e rappresenta ancora una risposta al trend finalizzato al ripristino della legalità e del diritto di proprietà, con importanti ricadute anche sulle condizioni di vivibilità dell’area cittadina interessata.
In altre occasioni, infatti, la presenza degli occupanti ha generato dinamiche rilevanti sotto il profilo della sicurezza, anche sfociate in segnalazioni da parte dei residenti degli stabili limitrofi.