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Addio al Cavaliere: la politica perde un vero leader, nel bene e nel male

Fondatore dell’impero Mediaset, quattro volte Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi è stato per più di un quarto di secolo una figura centrale e controversa della politica italiana. Difficile se non impossibile raccogliere la sua eredità.

Milano – Imprenditore, quattro volte presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi è morto oggi a Milano all’età di 86 anni. Il leader di Forza Italia, affetto da diverso tempo da leucemia mielomonocitica cronica, era stato ricoverato lo scorso 9 giugno all’ospedale San Raffaele di Milano dopo le dimissioni del 19 maggio scorso, in seguito a 45 giorni di ricovero. Berlusconi si è spento circondato dall’affetto dei suoi cari che gli sono stati vicino fino all’ultimo. A partire dalla compagna Marta Fascina, il fratello Paolo e Licia Ronzulli. Tutti i figli di Silvio Berlusconi, Marina, Piersilvio, Eleonora, Barbara e Luigi, sono giunti nel corso della mattinata all’ospedale San Raffaele di Milano, per fare visita al padre, ricoverato in terapia intensiva. È stato costantemente seguito da Alberto Zangrillo, suo medico personale.

Nato a Milano il 29 settembre 1936 da Luigi Berlusconi, impiegato e poi dirigente della Banca Rasini, un piccolo istituto di credito di Milano, e Rosa Bossi. Berlusconi ha una sorella, Maria Antonietta, e un fratello, Paolo. Cresciuto nel quartiere milanese di Isola, si è diplomato in un istituto religioso e ha ottenuto la laurea in Giurisprudenza all’Università degli studi di Milano. Dopo aver svolto numerosi lavori – cantante di piano bar, animatore sulle navi da crociera, venditore porta a porta e agente immobiliare – nei primi anni Sessanta Berlusconi diventa un imprenditore delle costruzioni, anche grazie a un finanziamento della Banca Rasini nella quale lavorava il padre.

Sono gli anni del boom economico e Berlusconi ottiene numerosi successi. Nel 1975 costituisce la società finanziaria Fininvest e nel 1993 la società di produzione multimediale Mediaset, nelle quali convergono altre società come Arnoldo Mondadori Editore e Silvio Berlusconi Communications. Il 1993 è l’anno della sua discesa in politica. Nel gennaio 1994 fonda il partito Forza Italia. Ha ottenuto quattro incarichi da Presidente del Consiglio: il primo nella XII legislatura (1994-1995), due consecutivi nella XIV (2001-2005 e 2005-2006) e, infine, nella XVI (2008-2011). Con 3.339 giorni complessivi è il politico che è rimasto in carica più a lungo nel ruolo di presidente del Consiglio dell’Italia repubblicana, superato in epoche precedenti solo da Benito Mussolini e Giovanni Giolitti. Nel 2021 Berlusconi è il sesto uomo più ricco d’Italia e il 318º più ricco del mondo. Nel 2009, Forbes lo ha classificato al 12º posto nella sua lista delle persone più potenti del mondo per il ruolo assunto nella politica italiana. Sino a qui l’excursus personale e politico ma il Cavaliere è stato molto, ma molto di più per gli italiani.

Con Berlusconi se ne va un pezzo importante del Bel Paese, nel bene e nel male. Una figura che poteva piacere o non piacere, senza vie di mezzo. Un imprenditore spregiudicato e “tartassato” da una certa giustizia che non gli ha dato requiem sino alla fine e nonostante numerose assoluzioni. Berlusca è stato tutto e il contrario di tutto ma in politica non si è mai allontanato dalle sue idee di moderato anticomunista tutto d’un pezzo. Che forse avrebbe potuto fare di più, se glielo avessero permesso. Il cordoglio è stato unanime, in tutto il mondo. Pochi come lui saranno ricordati nella stessa maniera.

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