Una 31enne con 12 condanne e oltre 15 anni di carcere accumulati è stata arrestata nel Varesotto. Aveva evitato la prigione grazie a gravidanze ripetute. Ora è reclusa a Como.
Como – Aveva accumulato condanne per oltre 15 anni e mezzo di carcere, ma fino a sabato era riuscita a sottrarsi alla reclusione approfittando del fatto di essere sempre incinta. Una 31enne nata in Francia ma da anni domiciliata in Italia tra le province di Monza, Ravenna e Varese, è stata finalmente arrestata dai Carabinieri di Laveno Mombello con il supporto dei colleghi di Maccagno.
La donna, ufficialmente socialmente inattiva, dal 2012 al 2023 ha collezionato dodici condanne definitive per una lunga serie di reati: furti in abitazione, truffe, falsità ideologica, falsa attestazione a pubblico ufficiale, ricettazione e persino alienazione di beni ereditari senza autorizzazione.
Un curriculum criminale esteso a tutta Italia
L’attività criminale della donna si è estesa in numerose province italiane: Varese, Rovigo, Ravenna, Como, Mantova, Aosta, Alessandria, Rimini, Forlì-Cesena e altre ancora. Conosciuta dalle forze dell’ordine per aver utilizzato alias diversi in più occasioni, la sua vera identità e responsabilità penale sono state ricostruite solo nel tempo, grazie a foto segnalamenti e riscontri dattiloscopici eseguiti ad ogni arresto o denuncia.
Il provvedimento di esecuzione che ha portato all’arresto è stato emesso lo scorso 19 maggio dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, che ha ricalcolato le pene definitive in un’unica sentenza esecutiva: 15 anni e 6 mesi di reclusione.
La serie infinita di gravidanze e l’ultimo arresto
Per anni la 31enne è riuscita a sfuggire alla detenzione, facendo leva su uno stratagemma tanto legale quanto controverso: era sempre incinta. Una serie di gravidanze che hanno impedito l’applicazione delle misure cautelari più severe previste dalla legge. Ma sabato scorso, mentre si trovava in una casa nel Basso Luinese già sottoposta a un’altra misura per reati patrimoniali ancora in fase processuale, sono scattate le manette definitive.
Quindici anni di reati, sempre incinta
Tra i reati più gravi contestati alla donna, commessi mentre era incinta, figurano furti a raffica in abitazione commessi a Casale Monferrato, Aosta e sulla Riviera romagnola (Cervia, Riccione, Lido Adriano, Ravenna). Ci sono poi truffe e falsità ideologica tra Gallarate, Cesena, Rovigo, Ravenna, Mantova. Quindi ricettazione e falsa attestazione in varie province, un furto continuato in provincia di Como nel 2021 e diversi tentativi di furto nell’area di Busto Arsizio nel 2018.
Una carriera criminale complessa, portata avanti con abilità camaleontica e con una capacità di elusione delle pene che ora ha trovato fine. Ora la donna si trova rinchiusa nel carcere di Como, dove sconterà almeno parte della sua lunga pena.