Respinta la richiesta della Procura di Monza di revoca dei domiciliari. La 33enne accusata dell’omicidio di Marco Magagna resterà a casa dei genitori in Brianza.
Monza – Resterà agli arresti domiciliari Stella Boggio, la 33enne accusata dell’omicidio del compagno Marco Magagna, 38 anni, ucciso con una coltellata lo scorso 7 gennaio nel loro appartamento di Bovisio Masciago, in provincia di Monza e Brianza. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano, che ha respinto la richiesta della Procura di Monza di sostituire i domiciliari con la custodia cautelare in carcere. L’udienza si era tenuta il 24 febbraio scorso.
Secondo la Procura di Monza, guidata da Claudio Gittardi, con indagini coordinate dal PM Alessandro Rinaldi, non si tratterebbe di legittima difesa, né tantomeno di un eccesso colposo. Per gli inquirenti l’azione di Boggio sarebbe da inquadrare come un vero e proprio atto volontario e omicidiario. Tuttavia, il Riesame non ha accolto l’istanza di aggravamento della misura cautelare.
Nel dispositivo si legge che non vi sarebbero pericoli concreti nei confronti dei familiari della donna, nemmeno del figlio di 9 anni, dal momento che la 33enne è attualmente ristretta nella casa dei genitori, in un contesto definito “protetto e controllato”. “Boggio, dall’ingresso in carcere – scrivono i giudici – ha manifestato un evidente senso di colpa per quanto commesso ed è stata collocata in un ambiente in cui i familiari possono esercitare una capacità di contenimento delle sue fragilità”.
L’omicidio è avvenuto a inizio anno in un contesto familiare teso, su cui gli inquirenti stanno ancora indagando per ricostruire dinamiche e movente. Marco Magagna è deceduto a causa di una ferita da arma da taglio. La difesa di Boggio ha sempre sostenuto la tesi della legittima difesa, parlando di una reazione a una situazione di conflitto degenerato.
Al momento, la donna non è più in carcere ma sottoposta ai domiciliari presso l’abitazione dei genitori. Le indagini proseguono, in attesa della chiusura dell’inchiesta e dell’eventuale rinvio a giudizio.