L’indagine della Polizia Postale partita dalla segnalazione di un’ONG. L’uomo aveva condiviso i video delle violenze su Snapchat.
Belluno – Un cittadino brasiliano di 26 anni, residente nella provincia di Belluno, è finito in manette con l’accusa di aver abusato sessualmente della figlia di appena 5 anni e di aver prodotto materiale pedopornografico. L’inchiesta, coordinata dalla Procura distrettuale di Venezia, ha preso il via grazie alla segnalazione di un’organizzazione non governativa specializzata nel contrasto alla pedofilia online.
L’organizzazione aveva individuato su Snapchat tre video e quattro immagini che mostravano gli abusi perpetrati da un uomo su una bambina. Particolarmente inquietante la didascalia che accompagnava il materiale: “Non sono riuscito a trattenermi”. Inizialmente, l’indagato aveva riferito che si trattava della nipote e non della figlia.
Attraverso un’accurata indagine informatica, gli investigatori della Polizia Postale sono riusciti a identificare l’abitazione dell’uomo nell’hinterland bellunese. Il 9 agosto scorso, durante la perquisizione domiciliare, è emerso che la bambina ritratta nelle immagini era effettivamente la figlia dell’indagato e che gli abusi erano avvenuti proprio in quella casa.
La moglie e la minore sono state immediatamente trasferite in una struttura protetta. L’uomo è stato arrestato in un bed & breakfast dove si era trasferito, nonostante lavorasse per un’azienda locale del settore plastico tramite agenzia interinale.
L’analisi del telefono cellulare ha fatto emergere ulteriori elementi: altri quattro video e una decina di immagini che documentano abusi sulla bambina. È inoltre risultato che già nel 2023 l’indagato aveva condiviso materiale pedopornografico attraverso Instagram.
Le accuse formulate dal PM Anna Andreatta sono di produzione e detenzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale aggravata dall’età della vittima e dal rapporto di parentela. Il GIP Benedetta Vitolo ha disposto la custodia cautelare evidenziando il rischio di fuga e di reiterazione dei reati.