Aborto: Pro Vita, proiezione in piazza del Popolo di Baby Olivia

Parte la campagna nazionale che proietterà su maxi schermi nelle principali città italiane il video della pro-life americana Live Action.

Roma – Pro Vita & Famiglia ha lanciato da piazza del Popolo a Roma “la campagna nazionale che proietterà su maxi schermi nelle principali città italiane il video di Baby Olivia, realizzato dall’associazione pro-life americana Live Action, che mostra con rigore scientifico l’origine e lo sviluppo della vita umana nel grembo materno attraverso tutte le fasi gestazionali. “Moltissime persone – afferma il portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus Jacopo Coghe – sono a favore dell’aborto non per malafede ma per ignoranza scientifica, perché non sanno davvero come inizia la vita, cosa sia un embrione e cosa un feto.

Oltre che con maxi-schermi in piazza, sponsorizzeremo il video anche sui social network per raggiungere milioni di visualizzazioni e risvegliare le coscienze”. Coghe annuncia già la prossima tappa di Baby Olivia: un altro maxi-schermo venerdì 19 luglio a Bologna. “Le falsità radicali sull’origine e lo sviluppo della Vita umana e quindi sull’aborto – aggiunge Francesca Romana Poleggi, insegnante e membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia – vanno smontate a partire dalle scuole, per sensibilizzare i più giovani che hanno conoscenze scientifiche approssimative e confuse sull’origine della loro stessa esistenza. Per questo abbiamo lanciato una petizione indirizzata al ministero dell’Istruzione chiedendo l’inserimento nei programmi scolastici di Scienze dell’insegnamento delle evidenze scientifiche sull’origine della vita umana fin dal concepimento e sullo sviluppo dell’embrione e del feto durante la gravidanza, per aumentare le conoscenze di alunni e studenti sulla meraviglia della loro stessa esistenza”.

“‘Baby Olivia’ siamo tutti noi – afferma Maria Rachele Ruiu, del direttivo di Pro Vita & Famiglia – e la sua storia è la nostra storia. La scienza dimostra la piena umanità del concepito e oggi, a differenza di quando fu approvata la legge 194, possiamo verificare questa realtà grazie allo sviluppo medico e tecnologico come le ecografie in 3d o l’ascolto del battito cardiaco fin dalla terza settimana di gravidanza. Abbiamo il dovere di diffondere questa piena consapevolezza e smontare la propaganda abortista che da decenni diffonde la menzogna del ‘grumo di cellule’, disumanizzando il bimbo nel grembo materno e privando proprio le donne del diritto di essere correttamente informate e quindi accompagnate e sostenute in un’alternativa concreta all’aborto, soprattutto quando si trovano ad affrontare una gravidanza difficile, fragile o indesiderata”.

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