La santona di Trevignano Romano sfida i provvedimenti presi contro il suo “potere” e continua ad annunciare terremoti e catastrofi.
TREVIGNANO ROMANO (Roma) – Forse siamo all’epilogo: alla santona di Trevignano è stato negato l’accesso allo spazio delle presunte apparizioni. Lucchetti e sigilli apposti dal Comune in via Campo delle Rose. Ma sarà davvero l’ultimo atto? Intanto Gisella Cardia, tanto per gradire, annuncia terremoti e catastrofi da fare accapponare la pelle. Lo scorso 3 settembre c’era solo il vento nello spazio riservato alla recita del Rosario e alle immaginarie apparizioni di Maria Vergine e Madre.
Il Comune lacustre infatti ha precluso l’accesso alla supposta carismatica e ai suoi seguaci nel campo delle adunanze scrivendo, al momento, la parola fine all’annosa vicenda. Il vasto terreno vista lago, un tempo di proprietà privata dell’associazione Ets Madonna di Trevignano, è passato al civico consesso dunque ai suoi cittadini. Sindaco e Giunta stanno valutando come utilizzarlo, tenendo presente che la vasta area di campagna ha una vocazione tipicamente agrosilvopastorale, e non ci si può costruire nulla poiché ricade all’interno del territorio protetto dell’Ente Parco di Bracciano e Martignano. Un provvedimento questo che forse poteva essere preso anche prima e che avrebbe evitato polemiche e speculazioni.
Il 27 agosto scorso il Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso presentato da Giuseppa Scarpulla e dall’associazione mariana, assistite dall’avvocato Adriano Tortora, confermando l’ordinanza di smantellamento dell’area emanata dall’ente locale. E siccome i manufatti abusivi non sarebbero stati rimossi entro i previsti 90 giorni, il campo è diventato proprietà del Comune di Trevignano. Per i magistrati giudicanti croci, sedie, pali della luce, ombrelloni erano tali da ipotizzare “un significativo incremento del carico urbanistico in area agricola, per la presenza di un numero cospicuo di persone ogni volta che vengono organizzate le manifestazioni di culto”. Dunque via tutto e passaggio di consegne.
Il 7 settembre scorso Gisella Cardia ha lanciato nuovi avvertimenti ai suoi fedeli, tornando a parlare di cataclismi naturali e malattie sviluppate in laboratorio. Tutto questo in diretta online, attraverso un canale Youtube e tramite post su Facebook nel profilo “La Regina del Rosario”:
” Ogni giorno siamo testimoni oculari di tante catastrofi che si susseguono nel mondo – scrive la santona nel profilo social – ma cerchiamo di additare queste reazioni naturali, solo al disastro climatico. Nessuno si pone questa domanda: può essere che il mondo si stia ribellando proprio perché vede che l’Uomo si è ribellato e ha abbandonato Dio? Questo Uomo che si vuole sentire più potente e porsi al di sopra di Dio, attraverso tutta la sua scienza che non si pone più a servizio dell’umanità, ma cerca invece di sovvertirla e di danneggiarla, con miriadi di esperimenti e manipolazioni che vanno contro i progetti di Dio. Cerchiamo di pregare sempre e quando vediamo questi disastri ambientali, accendiamo le candele benedette nella celebrazione della candelora, il 2 febbraio, affinché il Signore non permetta che siamo colpiti da nessun cataclisma. La Parola di Dio e la recita quotidiana del Santo Rosario con la frequentazione sacramentale, ci conceda la forza di combattere e sconfiggere satana, che ogni giorno cerca di “sbranare” la nostra vita, perché non vuole la nostra salvezza, ma la nostra dannazione eterna. Coraggio, non ci scoraggiamo e rimaniamo fiduciosi in Maria!..”.
La sedicente veggente invita inoltre i suoi fedeli a non andare nel campo delle famose adunanze ma di seguire la recita del Rosario solo da casa attraverso i vari canali di cui dispone l’associazione che fa capo ai coniugi Cardia. I messaggi della santona potrebbero provocare timori e stati d’animo negativi dunque sarebbe bene che si evitassero nella considerazione che le calamità naturali, in un Paese come il nostro dove il rischio sismico e idrogeologico è altissimo, sono all’ordine del giorno e non hanno bisogno di allarmismi ingiustificati. La stessa Gisella annuncia poi, con una frase sibillina, un incremento delle apparizioni perché a breve si esauriranno. Dunque non vedremo più l’ex imprenditrice siciliana lanciare anatemi per poi moltiplicare pizze e agnolotti? La stessa Chiesa di Roma, tramite l’arcivescovo di Civita Castellana, Marco Salvi, ha considerato “farlocche” le apparizioni dunque come mai esistite. Basterà tutto questo per archiviare il caso?