Sabato 19 luglio la presentazione della fanzine Police Abolition in un incontro voluto da Foa Boccaccio. Insorgono Lega e SAP: “Delirio ideologico, evento da fermare”.
Monza – Abolire la polizia? Una proposta legittima, almeno secondo il il centro sociale Foa Boccaccio di Monza, che sabato 19 luglio, ai giardini pubblici di via San Rocco, organizza un incontro dal titolo “Police Abolition – Corso base sull’abolizione della polizia”, con tanto di aperitivo e dibattito pubblico. Al centro della serata ci sarà la presentazione della fanzine americana Police Abolition (“abolizione della polizia”), recentemente tradotta in italiano. Come c’era da aspettarsi, l’iniziativa ha già scatenato reazioni politiche infuocate e un acceso dibattito a livello sia locale che nazionale. E continua a far discutere.
Come si legge nel volantino diffuso sui social da Foa Boccaccio, Police Abolition si propone come “una riflessione illustrata e divulgativa su come l’abolizione della polizia, negli Stati Uniti, da proposta impensabile sia diventata un’opzione politica concreta”.
Il corso sarà introdotto da Italo Di Sabato, responsabile dell’Osservatorio Repressione ed ex dirigente di Democrazia Proletaria, Rifondazione Comunista e Potere al Popolo. Il dibattito sarà ospitato, in caso di maltempo, al Circolino di viale Libertà.
“Questo non è un banale libretto di slogan contro la polizia – si legge sul blog del collettivo – ma un percorso di analisi e immaginazione di un mondo nuovo, senza la necessità della repressione e della militarizzazione dei territori”.

Abolire la polizia: la dura condanna del SAP e della Lega
La reazione più immediata è arrivata dal SAP (Sindacato Autonomo di Polizia). Il segretario provinciale Massimiliano Pirola ha bollato l’evento come un “delirio ideologico”. “Ogni giorno – ha dichiarato – migliaia di operatori della sicurezza proteggono cittadini, contrastano soprusi e criminalità. Abolire la polizia non è una proposta, è una follia”.
A stretto giro è arrivata anche la condanna politica da parte della Lega. In una nota congiunta, l’europarlamentare Silvia Sardone, il capogruppo regionale Alessandro Corbetta e il consigliere comunale Simone Villa hanno chiesto il blocco dell’iniziativa: “Il circolo antagonista frequentato da Ilaria Salis propone l’abolizione delle forze dell’ordine: è anarchia totale. Ci auguriamo che il Pd e tutte le istituzioni locali prendano posizione contro questo evento espressamente sovversivo. Monza non merita questa pubblicità negativa”.
Non è la prima volta che Foa Boccaccio finisce al centro delle polemiche. Nei mesi scorsi il centro sociale era stato criticato per aver ospitato una serata dedicata all’universo dei “maranza”, anch’essa accompagnata da forti reazioni politiche.
Questa nuova iniziativa, spiegano i promotori, non vuole incitare alla violenza o al caos, ma stimolare un dibattito radicale sul ruolo delle forze dell’ordine nelle società contemporanee: “La polizia è addestrata a vedere le classi subalterne come un nemico. Ma cosa difende davvero? Quale ordine?”.
Al momento, l’evento resta confermato per sabato 19 luglio alle ore 19, ma non si escludono contromanifestazioni o presidi da parte di gruppi politici e sindacali. L’amministrazione comunale non si è ancora espressa ufficialmente, ma la questione potrebbe approdare in Consiglio comunale nei prossimi giorni.
NSC: “Giù le mani dalle divise”
“Un corso nei centri sociali che promuove l’eliminazione della Polizia non è libertà di espressione: è un’offesa diretta alle donne e agli uomini in divisa che ogni giorno rischiano la vita per garantire proprio quella libertà”: con queste parole, il segretario generale aggiunto del Nuovo Sindacato Carabinieri Puglia Natalino Leobono commenta “Police Abolition” che, come si legge su un volantino condiviso sui social network, è un “corso base” organizzato dal centro sociale “Foa Boccaccio”, fondato da una giovane Ilaria Salis, oggi eurodeputata con Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, finalizzato all’abolizione delle Forzr di Pol “Non si può tacere di fronte all’ennesima vergognosa iniziativa – sottolinea il dirigente sindacale, capo Ufficio Aggiornamento e Perfezionamento del Nuovo Sindacato Carabinieri – che offende donne e uomini in divisa”.
“Chi oggi urlando, inneggia all’abolizione della Polizia – aggiunge – lo fa grazie al sangue e al sacrificio di chi ha giurato fedeltà allo Stato e non ha mai fatto un passo indietro, nemmeno davanti alla morte”. “Possiamo anche accettare il dissenso – osserva il dirigente sindacale – ma quando viene superato il limite del rispetto verso le istituzioni, il silenzio diventa complicità”.
“A chi governa e a chi siede nelle Istituzioni, a tutta la cittadinanza – conclude – chiediamo: volete davvero continuare a tollerare simili derive ideologiche? Chi tutela chi ci tutela?”.