Il pilone metallico di una trentina di metri è stato eretto a tempo di record dunque il ripetitore telefonico entrerà in funzione dopo il completamento della parte elettronica. Ma non doveva essere un’installazione mobile?
Greccio (Ri) – La bruttura è sotto gli occhi di tutti ma con la scusa del “servizio pubblico” si può fare tutto ed il contrario di tutto, specie quando non si ascoltano i pareri dei cittadini residenti che in più occasioni, e tramite un comitato spontaneo, hanno detto no alla torre di ferro che deturpa il paesaggio tanto caro a San Francesco.
Beninteso no ad una installazione del genere ad alto impatto ambientale, si ad un ripetitore mobile, cosi come sarebbe stato preventivato, con tanto di antenna telescopica ad altezza variabile a seconda delle esigenze di un territorio di alta collina dove anche le linee fisse e internet hanno problemi di collegamento. Gli accordi fra il gestore di telefonia mobile (e dell’azienda che materialmente ha quasi concluso i lavori) e il proprietario del terreno sarebbero stati ben altri:

“Si era parlato sin dall’inizio di una struttura carrata mobile – reitera Paolo Ceccarelli, proprietario del terreno in questione e dell’adiacente Hotel della Fonte – con antenna allungabile, invece è stato montato questo obbrobrio. Adesso il mio avvocato ha chiesto gli atti al Comune e poi vedremo il da farsi. Per altro c’era stata già una riunione con il sindaco e con gli abitanti del borgo, gran parte dei quali non erano d’accordo alla posa di questo mostro. Dopo quella riunione c’è stata un’accelerazione dei lavori ed ecco i risultati… Per gli abitanti del borgo andava bene un’antenna più piccola e non questa che copre tutta la valle reatina… Ripeto vedremo come stanno realmente le cose quando avremo acquisito gli atti, poi ci regoleremo di conseguenza…“.
La situazione è controversa e il probabile ricorso alla carta bollata lascerebbe il tempo che trova, semprechè tutto sia stato fatto nel rispetto delle norme. Nel frattempo il dissenso dilaga:

“Nel cuore di uno dei borghi più suggestivi e spiritualmete simbolici d’Italia – scrivono i cittadini del Comitato – dove nel lontano 1223 San Francesco diede vita al primo presepe vivente della storia, oggi svetta imponente un’antenna 5G di oltre 35 metri a ridosso delle abitazioni e della piazza centrale…In un silenzio assordante delle istituzioni locali, l’installazione è stata portata avanti facendo leva su semplificazioni amministrative recenti, che consentono a grandi multinazionali di aggirare normative urbanistiche e ambientali in nome di una digitalizzazione spinta ma spesso imposta. A Greccio questo si è tradotto in una violazione evidente e dolorosa del paesaggio e dell’identità del luogo…L’opera, secondo il Comitato, non è solo un pugno nell’occhio dal punto di vista estetico e ambientale, ma rappresenta un precedente pericoloso…Non è possibile che per mere logiche economiche si possa deturpare in maniera cosi irreversibile un paesaggio rimasto intatto per secoli…Siamo stati informati tardi e male e in alcuni casi dissuasi persino ad informarci o esprimere dissenso. E’ inaccettabile che la voce di chi vive e custodisce questo territorio venga ignorata…“.
Parole durissime quelle del Comitato spontaneo di Greccio. Un j’accuse vero e proprio contro chi avrebbe avuto il dovere, in primis, di sondare i pareri dei residenti prima di concedere, se cosi è stato, il nulla osta alla realizzazione dell’antenna davvero oscena agli occhi di tutti.

Abbiamo scritto al primo cittadino più volte, senza ottenere risposta. Avremmo voluto chiedergli di chiarirci la situazione soprattutto nella parte che riguarda gli accordi fra proprietario e il gestore di collegamenti per cellulari e/o la ditta che ha eretto l’impianto: in origine si trattava di un’installazione fissa o mobile? Il pilastro è stato costruito in zona priva di vincoli idrogeologici e paesaggistici? Quanto dista l’apparato di telefonia rispetto all’area protetta di Fonte Lupetta? Quanto è distante il basamento di cemento armato su cui si poggia il pilastro rispetto al bosco soprastante? Sarebbe gradita una risposta.