A Benevento 2 professionisti indagati per bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio

Le indagini, partite dal fallimento di una società operante nel settore dei polimeri e carburanti, hanno rivelato un passivo di oltre 16 milioni.

Benevento – La Guardia di Finanza su disposizione del Tribunale di Napoli – Sezione Riesame, ha eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di due professionisti della provincia di Avellino, accusati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e autoriciclaggio. Le misure prevedono il divieto di esercitare imprese e uffici direttivi per un anno, mentre uno degli indagati non potrà svolgere la professione di revisore legale per lo stesso periodo. L’inchiesta trae origine dal fallimento di una società con sede a Roma, dichiarato dal Tribunale di Benevento nel gennaio 2021. L’azienda, operante nel commercio di polimeri, petroli e carburanti, derivava dalla trasformazione di un’altra impresa attiva a Montesarchio nei settori della manutenzione di parchi, pulizia e gestione rifiuti. Il passivo accertato è di oltre 16 milioni di euro, mentre l’attivo risulta pari a zero.

Le indagini hanno ricostruito un sistema di operazioni societarie e finanziarie fraudolente, che hanno portato alla distrazione di fondi pubblici. In particolare, gli amministratori avrebbero ottenuto un finanziamento statale da circa due milioni di euro, per poi cedere fittiziamente un opificio industriale del valore di 700.000 euro, che doveva essere destinato alla realizzazione del progetto finanziato.

Attraverso società compiacenti e trasferimenti di denaro, l’opificio sarebbe stato di fatto riconducibile agli stessi amministratori della società fallita, arrecando danno ai creditori. Le due persone colpite dalle misure cautelari avrebbero avuto un ruolo attivo nel distrarre fondi e occultare il patrimonio, sfruttando legami professionali e personali con gli amministratori della società fallita. La richiesta della Procura di Benevento, inizialmente rigettata dal G.I.P., è stata accolta dal Tribunale del Riesame di Napoli, che ha ritenuto fondate le accuse e le esigenze cautelari. L’indagine prosegue per accertare eventuali ulteriori responsabilità.

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