A 102 anni impasta ancora i dolci e custodisce la memoria

Tra cartellate, calzoncelli e ricette tramandate, nonna Maria attraversa il secolo mantenendo viva la tradizione delle feste.

Foggia – C’è una cucina che, in questi giorni di festa, continua a raccontare una storia lunga più di un secolo. A Rocchetta Sant’Antonio, piccolo centro dei Monti Dauni, Maria Inglese ha appena compiuto 102 anni e non rinuncia al rito che accompagna ogni Natale: preparare a mano i dolci della tradizione. Con il grembiule allacciato e il mattarello sul tavolo, lavora l’impasto delle cartellate, simbolo delle feste, scegliendo dosi e ingredienti secondo un sapere affinato nel tempo.

Accanto alle cartellate, la sua giornata è scandita dalla preparazione dei calzoncelli ripieni di castagne o mandorle e da crostate di ogni tipo. Un’attività che per lei non è solo cucina, ma memoria concreta di un patrimonio familiare che continua a trasmettere alle nuove generazioni.

La sua vita è stata segnata presto dalla perdita della madre, avvenuta quando aveva poco più di un anno. Cresciuta dai nonni paterni, ha assunto fin da giovane un ruolo centrale nella famiglia, occupandosi anche dei fratellastri e delle sorellastre. Per molti anni ha lavorato nei campi, soprattutto nell’area di Cerignola, portando avanti un’esistenza fatta di fatica e disciplina.

Oggi Maria vive da sola ed è completamente autonoma. Segue un’alimentazione semplice ed equilibrata e non rinuncia a un bicchiere di vino al giorno, come raccontano i nipoti. Ha quattro figli, sparsi tra la provincia di Foggia e la Svizzera, e una famiglia numerosa che conta dieci nipoti, undici pronipoti e quattro trisnipoti, custodi delle sue ricette e dei suoi gesti.

Negli anni è stata una presenza costante nella vita del paese, partecipando attivamente alla realizzazione del presepe vivente e contribuendo con prodotti tipici preparati esclusivamente da lei. La sua storia è anche al centro di uno studio antropologico avviato alla fine degli anni Duemila per conservare memoria del dialetto, delle abitudini e dei volti di chi supera il secolo di vita. A Rocchetta Sant’Antonio, Maria Inglese resta l’unica ultracentenaria: una testimone silenziosa di un tempo che continua a vivere tra farina, mani esperte e tradizioni che non si arrendono all’età.