Dal 2026 nuove tariffe per il progetto mensa: chi resta a scuola meno giorni pagherà 39 euro al mese, con un risparmio fino a 40 euro.
Assago – Da Gennaio 2026 la tariffa del progetto mensa subirà una riduzione significativa che garantirà, a chi usufruisce del servizio solo alcuni giorni a settimana, un risparmio di 40 euro.
Un altro passo che l’amministrazione comunale ha voluto compiere per andare incontro alle famiglie e conciliare vita professionale e lavoro. Lo dimostra anche l’azzeramento della lista d’attesa, per tutti i residenti, ai servizi dell’infanzia.
Come cambieranno le tariffe del progetto mensa?
Chi utilizza il servizio 4 o 5 volte a settimana continuerà a pagare la tariffa di 79,00 euro mensile. Per chi si ferma a scuola 1, 2 o 3 volte a settimana la tariffa diventa di 39,00 euro al mese. Un risparmio significativo di ben 40 euro ogni mese.
Del resto, il progetto mensa è un servizio diverso dalla refezione scolastica in cui i ragazzi e le ragazze che escono alle 13.45 e non rientrano al pomeriggio possono comunque fermarsi a pranzo a scuola in un ambiente accogliente e sorvegliato dagli educatori. Quasi come un piccolo ristorante a scuola. Questo servizio è nato per conciliare sempre di più scuola, famiglia e tempi di vita.
“L’anno scorso, in fase di programmazione, avevamo previsto una sola tariffa perché non sapevamo ancora quante classi di prolungato si sarebbero formate, né quanti giorni sarebbero stati attivati i vari progetti – spiegano il sindaco Graziano Musella e l’assessore all’Istruzione Giuseppe Di Noia – Oggi, con dati più chiari e una visione precisa dell’organizzazione, possiamo migliorare il servizio e venire incontro alle famiglie. Inoltre, annunciamo con orgoglio che la copertura nei servizi della prima infanzia dei residenti di Assago è al 100%. In un paese, come l’Italia, dove la percentuale dei posti disponibili per i servizi educativi dell’infanzia è al 30%, nel nostro comune qualsiasi residente iscrive un figlio al nido vede accolta la propria domanda con servizi di alto livello, con tariffe più che accessibili e senza eguali in Italia”.