Superbonus truffa: sequestrati crediti fittizi per 162mila euro

Finanza blocca una società e i rappresentanti legali per truffa aggravata. Crediti fiscali mai reali e lavori mai eseguiti.

Perugia – I militari della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, per un valore di oltre 162mila euro, nei confronti di una società di Corciano e dei rappresentanti legali, entrambi di origine albanese residenti in Castiglione del Lago, indagati in uno ad professionista tecnico per il delitto di truffa aggravata per avere generato e commercializzato crediti di imposta fittizi, per lavori edili da “Superbonus 110, Eco BONUS e SISMA Bonus” mai realizzati.

L’indagine ha preso le mosse da una denuncia presentata dalla proprietaria di un’unità immobiliare di Panicale, alla quale il rappresentante legale della società aveva prospettato, in precedenza, la possibilità di avviare i lavori di ristrutturazione agevolata, mediante il sistema dello “sconto in fattura” introdotto dalla legislazione d’emergenza nel periodo pandemico.

L’impresa, affidandosi prima ad un professionista incaricato, ha comunicato all’Agenzia delle Entrate, attraverso il portale Entrate 1, la disponibilità di crediti da “Superbonus 110″, ceduti dal proprietario, pur non avendo avviato i lavori.

L’impresa, inoltre, ha emesso fatture nei confronti dello stesso committente e, a sua insaputa, inviato i moduli di cessione del credito all’Agenzia delle Entrate, munita di asseverazione mendace, prodotta in seguito da un altro professionista compiacente abilitato a certificare lo stato di avanzamento dei lavori.

Con il provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria, pertanto, è stata interrotta la circolazione delle predette risorse illecite, per un importo pari a oltre 162 mila euro, scongiurando in tal modo un grave nocumento per l’Erario derivante dal successivo utilizzo dei crediti fiscali in compensazione delle imposte dovute.

In tale quadro e sulla base delle risultanze sin qui raccolte, i finanzieri hanno dato esecuzione al decreto di sequestro nei confronti dei rappresentanti legali della società, oggi in liquidazione giudiziale, nonché del professionista incaricato e dei due direttori dei lavori susseguitesi nel tempo.