Occhio alle spese sanitarie: controlli on line

Il Fisco indagherà anche sulle spese sanitarie detraibili e deducibili. Inutile conservare ricevute e parcelle di carta, le verifiche avverrano soltanto tramite la rete internet.

Via libera agli Sherlock Holmes del fisco a caccia delle tessere sanitarie dei contribuenti! Una notizia riportata dall’Ansa “Fisco e Tessera Sanitaria: accesso diretto ai dati delle spese mediche per i controlli”, ha destato stupore tra gli italiani che pagano le tasse, poiché quando si parla di fisco sono sempre pronti a tendere le orecchie. L’Agenzia delle Entrate ha deciso di sguinzagliare i suoi segugi più competenti, considerati veri e propri Sherlock Holmes del settore, per eseguire controlli fiscali sulle spese mediche.

Ovvero le spese sanitarie e veterinarie potranno essere passate al setaccio mentre si effettuano controlli sulle dichiarazioni dei redditi. E’ quanto contempla il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze approvato lo scorso 29 ottobre, attuando un provvedimento emanato quest’anno dell’Agenzia delle Entrate. Ora il fisco, per quanto riguarda le spese mediche, ha uno strumento privilegiato che può utilizzare senza avvisi di sorta, un vero e proprio atto d’imperio. Lo scopo, almeno secondo i cantori del governo in carica, è il potenziamento sui controlli delle spese sanitarie che possono essere detratte.

Inoltre si potrebbero verificare se i costi presenti nella precompilata, possono essere sostenuti. La precompilata dall’Agenzia, come è noto, almeno a coloro che pagano le tasse, è una dichiarazione in cui sono già inseriti i dati su redditi, ritenute, versamenti e numerose spese detraibili o deducibili. Il contribuente deve verificare se i dati inseriti sono corretti. Dal decreto approvato dovrebbe anche scaturire un beneficio per i cittadini.

Nel senso che tutto il processo della dichiarazione dei redditi sarà più semplice per i contribuenti, che ne hanno, a ragione, fin sopra i capelli di tutto l’armamentario burocratico esistente. Miracoli della tecnologia: i solerti funzionari del fisco possono esaminare ogni particolare delle spese sanitarie annotate dalla Tessera Sanitaria (TS), evitando il cartaceo. Il nuovo strumento sarà operativo, al momento, per il Modello 730 (per i lavoratori dipendenti o pensionati) o Modello Redditi Persone Fisiche (per chi ha redditi da lavoro autonomo, partita IVA, redditi esteri o altre tipologie non gestibili dal 730).

Verifiche solo online, il cartaceo non serve più

I funzionari che esercitano la verifica analizzano nel dettaglio i documenti relativi al dichiarante e ai familiari a carico. Per quanto riguarda le spese mediche, i dati che i segugi del fisco “annusano” per il controllo sono: il codice fiscale del contribuente o del familiare a carico; codice fiscale o la partita Iva del soggetto che ha erogato la prestazione; la data e la tipologia del documento (farmaci, ticket, dispositivi medici, prestazioni sanitarie, spese veterinarie, ecc.); l’importo della spesa o del rimborso; la data del pagamento; la presenza di pagamento tracciabile.

Prima di questa novità i professionisti o Caf apponevano il visto di conformità sui dati della TS, ma il cartaceo originario doveva essere esibito in caso di verifica. Adesso, invece, il controllo delle detrazioni è tutto online, senza chiedere il cartaceo. Per tanti cittadini abituati ad accatastare tutta la documentazione fiscale è una gran vantaggio non preoccuparsi più di tenere in casa tanti documenti. Ma anche i Caf e i commercialisti possono emettere grida di giubilo e suoni di fanfare perché diminuisce l’onore di archiviazione dei documenti.

Qualsiasi provvedimento che possa snellire il processo burocratico di tutti i rapporti istituzioni/cittadini è ben accolto. Tuttavia questa solerzia manifestata verso chi paga le tasse è alquanto sospettosa. Lo stesso zelo sarebbe auspicabile per il recupero dell’evasione fiscale, che ha raggiunto cifre da record. O no?