Oltre 300 milioni versati in una società pubblica in crisi: piani falliti e ricapitalizzazioni sotto la Corte dei Conti.
Napoli – Su delega della Procura Regionale per la Campania della Corte dei Conti, i finanzieri del comando provinciale hanno notificato inviti a fornire deduzioni a otto soggetti – tra amministratori, dirigenti e revisori dei conti pro tempore della città metropolitana – nell’ambito di un’attività istruttoria volta a verificare la sussistenza di un danno erariale complessivo pari a 23.548.160 euro.
Il procedimento si riferisce agli interventi finanziari disposti nel tempo in favore della società partecipata CTP S.p.A., operante nel settore del trasporto pubblico locale.
L’indagine delegata al nucleo di polizia economico-finanziaria ha ricostruito gli apporti di capitale effettuati tra il 2003 e il 2020, per un totale di oltre 332 milioni di euro, destinati a sostenere una società integralmente pubblica che versava da anni in grave difficoltà. Sulla base della documentazione acquisita, tali ricapitalizzazioni sarebbero state deliberate in un contesto caratterizzato da perdite pluriennali, poi culminate nel fallimento della società nel 2022.
Nel periodo esaminato, gli organi di controllo interni ed esterni avevano segnalato elementi critici relativi alla continuità aziendale. I piani industriali adottati, frequentemente oggetto di aggiornamenti e modifiche, non avrebbero prodotto gli effetti auspicati, anche in ragione del progressivo peggioramento del quadro economico generale.
Parallelamente, il servizio di trasporto pubblico avrebbe registrato livelli di efficienza inferiori agli standard programmati, con chilometri percorsi talvolta anche sensibilmente inferiori a quelli contrattualmente previsti. Ulteriori approfondimenti hanno riguardato talune ricapitalizzazioni deliberate in assenza dei bilanci approvati, circostanza che avrebbe comportato l’adozione di decisioni finanziarie di notevole impatto senza un quadro informativo completo e aggiornato.
In considerazione dei termini di prescrizione dell’azione erariale, l’analisi si è concentrata sulle ricapitalizzazioni del 2017 (12.506.656 euro) e del 2019 (11.041.504 euro), rispetto alle quali si ipotizza una violazione della disciplina sul cosiddetto “soccorso finanziario”, che consente agli enti pubblici di sostenere le società partecipate soltanto in presenza di concrete e documentate prospettive di riequilibrio economico-finanziario.
Gli inviti a dedurre sono stati notificati ai soggetti che, nel periodo oggetto di esame, avevano competenze decisionali e di controllo sulle operazioni finanziarie.
I provvedimenti, emessi ai sensi dell’art. 67 del Codice della giustizia contabile, prevedono un termine di 45 giorni per la presentazione di memorie difensive, l’allegazione di documenti, la richiesta di accesso agli atti e l’eventuale istanza di audizione personale. L’attività istruttoria proseguirà nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e tutela del contraddittorio, al fine di accertare eventuali responsabilità amministrative nella gestione delle risorse pubbliche.