Accende il gas e minaccia il suicidio: l’intervento eroico degli agenti

La donna, in stato confusionale, è stata messa in sicurezza e trasferita in ospedale. Sul posto anche i vigili del fuoco.

Monza e Brianza – All’1.05 del 26 novembre 2025 la Centrale Operativa della Questura di Monza e della Brianza inviava un equipaggio della polizia di Stato presso l’abitazione di una donna che, durante una telefonata al NUE 112, aveva manifestato l’intenzione di togliersi la vita prima di interrompere improvvisamente la comunicazione.

Giunti sul posto, gli operatori della polizia di Stato citofonavano senza ricevere risposta. Grazie alla collaborazione di un condomino, riuscivano a entrare nello stabile e a raggiungere il settimo piano, bussando più volte alla porta dell’abitazione, senza ottenere alcun riscontro. Nel frattempo, la Centrale Operativa tentava inutilmente di richiamare la donna.

Valutata la situazione di rischio, gli agenti accedevano all’appartamento confinante con la collaborazione del residente. Da lì scavalcavano il parapetto dei balconi adiacenti e raggiungevano il balcone della donna, forzando la tapparella e la finestra dell’abitazione. Tuttavia, considerato il forte odore di gas proveniente dall’interno e non potendo accedere in sicurezza all’appartamento, un operatore della polizia di Stato rimaneva posizionato sulla finestra, tentando costantemente di instaurare un contatto verbale con la donna per scongiurare gesti autolesivi, mentre l’altro poliziotto, per ragioni di sicurezza, faceva evacuare le persone presenti nell’appartamento confinante e predisponeva la messa in sicurezza dell’area, richiedendo l’intervento urgente dei Vigili del Fuoco e del 118.

Gli operatori tentavano di instaurare un dialogo con la donna, che appariva in stato confusionale e pronunciava frasi quali “andate via e voglio morire”. Uno degli agenti cercava di rassicurarla, invitandola a parlare dei problemi che l’affliggevano.

Contemporaneamente, un altro operatore della polizia di Stato che si trovava davanti alla porta d’ingresso dell’abitazione e, grazie a un approccio calmo e rassicurante, riusciva a convincere la donna ad aprire. Una volta aperta la porta, la donna si mostrava estremamente agitata, proferendo frasi come “tanto stasera mi ammazzo”, “non arrivo a domani” e “lasciatemi stare”.

Considerato il grave rischio per l’incolumità della donna, l’imminente pericolo di un gesto autolesivo e la presenza di gas all’interno dell’appartamento, uno degli operatori effettuava un’irruzione rapida. Nonostante le difficoltà, l’agente riusciva a bloccare la donna, allontanarla dalla zona di pericolo e portarla in posizione di sicurezza fino all’arrivo dei Vigili del Fuoco e dei sanitari.

Il personale del 118 procedeva alla stabilizzazione e al trasporto della donna presso l’ospedale San Gerardo in codice giallo.

I Vigili del Fuoco, intervenuti sul posto, mettevano in sicurezza lo stabile chiudendo il gas, avendo verificato che risultava effettivamente aperto, e accertavano inoltre che l’impianto elettrico dell’appartamento presentava gravi irregolarità tali da renderlo inagibile per pericolo di incendio.