Il sindacato avverte sui rischi per i cittadini “La giunta fermi subito la procedura e potenzi l’ufficio imposte”.
Palermo – Apprendiamo con forte preoccupazione che la Giunta Comunale intende procedere con l’affidamento del servizio di riscossione tributi ad una società esterna, e sembrerebbe essere, secondo le informazioni a noi disponibili, Municipia S.p.A., società del Gruppo Engineering specializzata nei servizi per la pubblica amministrazione locale.
Senza nulla togliere alla professionalità e capacità di questa azienda che non conosciamo, questa iniziativa ha già generato significative resistenze sia a livello politico, con un esposto in Procura da parte dell’opposizione politica in consiglio comunale, che tra il personale e i dirigenti dell’Ufficio Tributi del comune. Come sindacato, riteniamo cruciale far luce sul reale obiettivo di questa esternalizzazione e sui gravissimi rischi che comporta per i cittadini. “La riscossione dei tributi, dichiara Andrea Monteleone, è un aspetto fondamentale per il bilancio comunale e per il corretto rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione”.
Sebbene il sindaco Lagalla abbia certamente una motivazione ufficiale per questa scelta, l’esperienza pregressa di esternalizzazioni, in Italia ed in Sicilia, ci impone sempre la massima cautela. Sulla base dei dati emersi dal dibattito politico, la proposta di project financing o partenariato pubblico-privato con Municipia S.p.A. comporterebbe un onere per il Comune stimato, sembrerebbe, in circa 20 milioni di euro all’anno, e ci auguriamo fortemente di essere smentiti su queste cifre.
“Questo dato, dichiara il delegato SINALP enti locali Giuseppe Dioguardi, si pone in netto contrasto con l’attuale gestione, che utilizza l’Agenzia delle Entrate Riscossione, il cui aggio è noto per essere estremamente contenuto. E se così fosse riteniamo che, come accaduto in numerosi precedenti con enti pubblici, l’esternalizzazione del servizio si traduca sostanzialmente in un onere nettamente superiore per i cittadini. L’innesto di una società privata nella gestione della cosa pubblica crea sempre nuovi costi operativi e porta inevitabilmente all’aumento dei costi finali a carico diretto o indiretto della collettività palermitana”.
Storicamente, la privatizzazione di tali servizi (come nel caso emblematico dell’acqua potabile nell’Agrigentino) ha portato a un solo risultato, il peggioramento del servizio, l’incremento delle tariffe, con conseguenziale aumento dei contenziosi e relativi costi, trasformando il rapporto tra ente e cittadino in una vera e propria aggressione economica nei confronti del contribuente. Ci chiediamo se è stato effettuato il confronto dei costi tra le due gestioni, pubblica e privata. Ci chiediamo se è stata contattata un’alternativa per poter valutare l’effettivo onere che la comunità palermitana andrà a sopportare. “Normalmente, dichiara Andrea Monteleone, l’affidamento del servizio a una società esterna introduce sempre un altro elemento di forte criticità, la cessione a mani private dell’assunzione e della gestione del personale”.
Il trasferimento di queste funzioni a un soggetto privato è una potenziale porta aperta verso l’opacità nelle assunzioni, sottraendo tale processo ai meccanismi di trasparenza e selezione pubblica previsti per gli enti comunali. Inoltre, la priorità per una società privata è giustamente il profitto, il che, questo legittimo obiettivo, potrebbe portare a una gestione del personale orientata a una riscossione massimizzata e aggressiva, a discapito della qualità del servizio, della formazione del personale e del corretto rapporto con il cittadino.
Perché esternalizzare la riscossione con un certissimo aumento dei costi, se non per sanare l’inefficienza dell’Ufficio Tributi? E se l’ufficio non funziona, di chi è la colpa? Come sindacato, non possiamo non notare il depotenziamento dell’ufficio avvenuto negli anni e la dirigente, con un personale ridotto all’osso ed ormai anche inadeguato per la mancata formazione continua necessaria, è chiaro che si trova in grande difficoltà nella gestione della riscossione dei tributi.
Per queste motivazioni reali e concrete chiediamo alla Giunta Comunale di invertire immediatamente la rotta fermando l’affidamento che comporterà costi triplicati e l’opacità nella gestione, e contemporaneamente la invitiamo a tornare ad investire nel potenziamento dell’Ufficio Tributi, finanziando corsi di formazione specifici e qualificati per i dipendenti esistenti e aumentandone anche il loro numero. Questo assicurerebbe lavoratori preparati, capaci di dare ai cittadini le giuste spiegazioni, garantendo un servizio efficiente e al costo più basso per l’intera comunità palermitana.