Rosario Porzio, esperto di medicine naturali, spiega come il sale dell’Himalaya favorisca il benessere e sostenga le terapie tradizionali.
Roma – Laureato con 110 e lode e specializzato in medicina naturale in Gran Bretagna, Rosario Porzio è stato eletto da alcuni colleghi farmacisti “Miglior Farmacista d’Italia’”.
Da sempre promuove in Italia e nel mondo i suoi studi su tutte le medicine naturali ed alternative, raccontati in maniera semplice ed esaustiva. Cugino della notissima professoressa Annamaria Colao, scienziato di fama internazionale, è stato premiato come miglior farmacista d’Italia proprio da quest’ultima. Nel 2019 è stato eletto “Mister Famacista d’Italia” per i suoi titoli di studio e per i concorsi vinti.
“La mia casa ne è piena – afferma Porzio – Lampade al sale di ogni forma e colore. Da sempre questa metodica naturale è tra le forme di medicina naturale e alternative che prediligo grazie al potere preventivo e curativo che esplica. La terapia del sale nota come haloterapia è una tecnica usata sin dall’antichità, dotata di un grande fascino estetico. Il nome di tale metodica naturale deriva da “Halos” che in greco vuol dire sale”.
La terapia del sale consiste principalmente in un trattamento di medicina alternativa e complementare caratterizzato dall’esposizione al sale, per lo più dell’Himalaya, salgemma antico e ricco di minerali e sostanze super-attive attraverso un halogeneratore, che micronizza le particelle di sale. Questo tipo di esposizione al sale grazie alla costante creazione di un microclima saturo di NaCl (Cloruro di Sodio) promuove notevoli benefici al corpo umano e alla mente.
Diverse sono le metodiche utilizzabili per creare l’ambiente descritto. Ecco alcuni esempi: esposizione in una cava naturale di salgemma, micronizzatori artificiali di sale dell’Himalaya in camere specifiche, camere artificiali ricoperte di sale rosa e arancio fino alle semplici lampade per haloterapia semplificata o haloterapia basica che però hanno soprattutto un effetto psico-somatico legato alla cromoterapia.
Il sale rosa/arancio dell’Himalaya provoca l’azione degli ioni negativi (ioni detti ‘buoni’) che neutralizzano quelli positivi sviluppati in un ambiente stressato e agiscono sul nostro corpo a più livelli.
Il campo di applicazione di questa metodica naturale è infatti molto ampio. Possiamo trattare in maniera complementare alle terapie tradizionali diverse patologie: malattie broncopolmonari, asma, malattie otorinolaringoiatriche, raffreddori semplici e su base allergica, dermatiti, psoriasi, dolori muscolari ed ossei, malattie virali e batteriche grazie ad un potenziamento del sistema immunitario.
Da ricordare che la penetrazione degli ioni ‘buoni’ nel nostro corpo determina un miglioramento delle onde elettromagnetiche con notevoli benefici psico-fisici.
La terapia del sale è sconsigliata per gli ipertesi, gli ipertiroidei e per le persone affette da alcuni tumori ma può essere in questi casi consigliato un utilizzo parziale grazie alle lampade di haloterapia semplificata che hanno scarsa interferenza con queste patologie ma ottimi benefici psico-fisici (su umore e sistema immunitario).