Stalking aggravato: uomo finisce in carcere

Il tribunale dispone la custodia cautelare dopo continue telefonate, appostamenti e pedinamenti nei confronti della ex.

Venezia – La polizia ha eseguito un’ordinanza di sostituzione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con quella della custodia in carcere nei confronti di un cittadino italiano classe 1978, ritenuto responsabile del reato di atti persecutori in danno della ex compagna.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Verona ha preso atto delle continue violazioni del divieto di avvicinamento poste in essere dal soggetto nei confronti dell’ex compagna, nonostante gli fosse stato applicato anche il braccialetto elettronico, consistenti in continue telefonate, appostamenti e pedinamenti, anche nei confronti di persone vicine alla donna.

Visti i precedenti specifici dell’uomo, già condannato in passato per altri atti persecutori perpetrati nei confronti di un’altra ex fidanzata, il giudice ha disposto che l’unica misura utile a contenere la sua pericolosità fosse la misura della custodia cautelare in carcere, eseguita dal personale della sezione reati contro la persona della squadra mobile.

Al termine delle formalità di rito il destinatario del provvedimento restrittivo è stato accompagnato presso la casa circondariale di Verona-Montorio come disposto dall’autorità giudiziaria.