La Guardia di Finanza ha individuato decine di strutture ricettive in regola solo sulla carta, ma non con il fisco.
Udine – Una mirata attività di controllo in materia canone speciale RAI, eseguita dai finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza, ha permesso di giungere all’accertamento di irregolarità pari alla totalità dei casi esaminati. A questo hanno portato gli approfondimenti effettuati partendo dal controllo economico del territorio riscontrato dai dati presenti sulle banche dati in uso.
L’operazione – sviluppata dai militari della Guardia di Finanza di Tarvisio a seguito di preventiva ed approfondita attività di intelligence – ha permesso, partendo dall’analisi degli annunci pubblicati sulle principali piattaforme di intermediazione turistica, di individuare, mediante accertamenti mirati, situazioni di potenziale evasione del “Canone Speciale RAI” ad opera dei gestori di servizi alloggiativi cosiddetti: “affitti brevi”.
In tal modo sono state individuate decine di persone fisiche e giuridiche, proprietarie di immobili destinati a locazione turistica che, pur essendo in possesso del C.I.N. [Codice Identificativo Nazionale, un codice alfanumerico obbligatorio che va ad individuare le strutture ricettive e gli immobili destinati ad affitti brevi], obbligatorio per tutte le strutture ricettive e pur mettendo a disposizione della clientela apparecchi televisivi, risultavano non in regola con il pagamento del canone speciale [è il canone Rai che deve essere pagato da coloro che detengono un apparecchio televisivo, ovvero idoneo alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive, in esercizi pubblici, il locali aperti al pubblico o comunque al di fuori dell’ambito familiare].
Al risultato si è potuti giungere mediante una minuziosa riconciliazione tra i dati rivenienti dalle banche dati in uso al Corpo, le notizie apprese open source ed i sopralluoghi effettuati nel comprensorio turistico del tarvisiano, area a forte vocazione ricettiva.
Il contesto, che ha consentito di disvelare posizioni fiscali del tutto ignote al fisco nello specifico settore, è ora al vaglio degli uffici Rai, in considerazione del protocollo d’intesa vigente, per gli sviluppi di competenza.
L’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dalla Guardia di Finanza.