Torcia olimpica, la storia si ripete: Calì di nuovo protagonista

Milano Cortina 2026 vedrà Luciano Gianluca Calì portare la Fiamma, onore e responsabilità tra sogni e emozioni attraverso l’Italia.

La notizia è ufficiale, Luciano Gianluca Calì, consulente giuridico e giornalista radiotelevisivo negli anni volto storico, tra le altre emittenti, di Italia 7, TeleTirreno, Italy Channel, Maremma TV, Radio104, Rete 37, StarTV e TeleRegione, è stato infatti prescelto dal comitato organizzatore di Milano Cortina 2026 per portare nuovamente la Fiamma olimpica il prossimo 10 dicembre durante la prima tappa in Toscana.

Calì ritornerà, esattamente a distanza di venti anni dall’analogo impegno con le Olimpiadi Invernali di Torino, ad essere tra i protagonisti di questo nuovo viaggio della torcia che, come dichiarato da Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina, rappresenta valori universali che trascendono confini, culture e generazioni”.

“Essere chiamato per la seconda volta a portare il “sacro fuoco di Olimpia – racconta Luciano Gianluca Calì, attivista nel campo sociale con trascorsi sportivi nel calcio, prima come giocatore e poi nei ruoli arbitrali e dirigenziali in FIGC con l’Associazione Italiana Arbitri della quale è anche stato segretario provinciale – rappresenta al contempo un incredibile onore ed una grande responsabilità. Tutti noi tedofori sappiamo bene che nel momento in cui la fiamma olimpica accenderà il braciere, dando ufficialmente il via ai XXV Giochi Invernali, quella luce brillerà portando con sé un po’ dei nostri sogni e delle nostre emozioni vissute attraversando l’Italia. Momenti indimenticabili che entreranno nella storia collettiva dei Giochi Olimpici”.

Il viaggio inizierà il 26 novembre 2025 anche questa volta in Grecia, con la scenografica cerimonia presso l’Heràion di Olimpia dell’accensione del fuoco mediante uno specchio parabolico adoperato per concentrare i raggi del sole. Nei successivi 63 giorni di presenza in Italia attraverserà 60 città capoluogo per un totale di dodicimila chilometri per toccare tutte le 110 province italiane.

Un percorso che è pensato anche per rendere omaggio al grande patrimonio storico culturale del nostro Paese che vanta il maggior numero di siti UNESCO al mondo.