Assolta la madre accusata di aver ucciso i due figli neonati

Monia Bortolotti non risponderà per la morte di Alice e Mattia: per la prima bimba l’omicidio non è provato, per il secondo avrebbe agito in uno stato di totale incapacità.

Bergamo – La Corte d’Assise ha assolto Monia Bortolotti dalle accuse di omicidio per la morte dei suoi due figli neonati, Alice e Mattia Zorzi. La sentenza, emessa dalla presidente Patrizia Ingrascì e dal giudice a latere Andrea Guadagnino, stabilisce che per quanto riguarda la piccola Alice, morta a soli 4 mesi di vita, l’omicidio non risulta provato: gli esami autoptici non hanno fornito elementi certi per attribuire la morte a un’azione volontaria della madre.

Per quanto riguarda invece il fratellino Mattia, i giudici hanno riconosciuto che la donna avrebbe agito in uno stato di totale incapacità di intendere e di volere al momento dei fatti, circostanza che esclude la responsabilità penale.

Nonostante l’assoluzione, la Corte ha disposto che Monia Bortolotti venga ricoverata in una struttura psichiatrica giudiziaria per un periodo di 10 anni, in quanto ritenuta socialmente pericolosa. La misura di sicurezza è stata applicata proprio a tutela della collettività, vista la condizione mentale della donna accertata durante il processo.

La decisione della Corte chiude un lungo iter giudiziario, riconoscendo da un lato l’assenza di prove definitive per uno dei due decessi e dall’altro la totale compromissione delle facoltà mentali della donna al momento del secondo episodio.