Le forze dell’ordine intensificano controlli, sanzioni e verifiche per contenere assembramenti, alcol e degrado che penalizzano residenti.
Roma – Passa dal presidio del territorio con la presenza di equipaggi e personale in divisa ed in borghese, sia destinato ad attività di polizia giudiziaria – con focus rivolto al contrasto del fenomeno dello spaccio di stupefacenti – che alle verifiche amministrative a carico dei locali, la linea di continuità dei controlli che la Questura sta intensificando nella zona prossima all’università La Sapienza e, in particolare, di viale Ippocrate, per contrastare le dinamiche connesse alla cosiddetta mala movida.
Da settimane si ripetono attività straordinarie che sono coordinate da funzionari dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, con il concorso della Polizia amministrativa e della Polizia locale di Roma Capitale, oltre che con l’impiego delle unità cinofile antidroga. Si somma poi l’impegno pressoché quotidiano che viene messo in campo dal Commissariato di P.S. Porta Pia competente per territorio.
L’occupazione degli spazi pubblici attraverso il presidio delle forze di polizia mira ad arginare processi di assembramento di masse critiche di persone, spesso in stato di alterazione da eccessivo uso di bevande alcoliche e sostanze psicotrope, che, in alcuni casi, ha generato anche tensioni con residenti della zona.
380 persone identificate, oltre 100 veicoli sottoposti a controlli sotto il profilo del rispetto del codice della strada, senza trascurare 11 attività commerciali dedite alla vendita o somministrazione di bevande alcoliche ed alimenti, è il bilancio degli ultimi blitz messi in campo dagli agenti della Questura di Roma.
I controlli affidati agli specialisti della polizia amministrativa sono sfociati nel sanzionamento di un’attività commerciale con sede in via Catania, in relazione all’accertamento dell’impiego di un dipendente straniero non in regola con la normativa in materia di rapporto di lavoro subordinato.
Per altre sei attività commerciali, sempre dedite alla somministrazione di alimenti e bevande, ubicate lungo viale Ippocrate, sono scattate, invece, sanzioni per il mancato rispetto delle normative in materia di regolamento urbano per assembramenti all’esterno, riconducibili ad una non corretta gestione delle modalità di vendita e di afflusso degli avventori.
Pur nel rispetto dell’imprenditoria privata, i controlli messi in campo, che proseguiranno nelle prossime settimane, sono finalizzati a bilanciare gli interessi commerciali con condizioni di vivibilità del quartiere, sottraendo gli spazi vitali dei residenti e degli altri avventori della zona a comportamenti che si sono rivelati in grado di turbarne il vivere quotidiano, soprattutto nelle ore serali e notturne.
Al riguardo, in occasione di sedute del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, anche alla presenza di delegati del Comune di Roma Capitale e del Municipio territorialmente competente, sono state evidenziate ripercussioni sotto il profilo dell’ordine pubblico e della sicurezza dei residenti, a causa di assembramenti di persone che, accalcandosi all’esterno dei locali, impediscono la fruibilità degli assi viari, finanche ostacolando il transito dei mezzi di soccorso.
L’attenzione rivolta all’area di viale Ippocrate si inserisce in una strategia sistemica che la Questura di Roma sta conducendo lungo gli assi di uno scacchiere, i cui quadranti vengono selettivamente individuati sulla base delle mappe di calore delle fenomenologie delittuose e di degrado riscontrate sia all’esito dell’attività di presidio del territorio affidato alle pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e dei Commissariati cittadini, così come in ragione delle segnalazioni che pervengono all’attenzione della Questura da parte di singoli cittadini o di comitati di quartiere.
La interazione con il senso civico della comunità rappresenta un valore aggiunto nell’orientamento delle energie delle forze di polizia, con un contributo quantomai prezioso da parte di chi vive l’ordinarietà dei singoli quartieri della Capitale e che, come tale, può concorrere, con senso di responsabilità, a migliorarne le condizioni di vivibilità, collaborando con le istituzioni, alle quali è affidato il compito dell’ascolto e del recepimento del fabbisogno della collettività.