A quasi dieci anni dal terremoto, il monumento torna accessibile grazie a un intervento ingegneristico d’eccellenza.
Norcia – A quasi un decennio dal devastante sisma che sconvolse il centro Italia, la città umbra può finalmente riabbracciare il suo monumento più rappresentativo. La chiesa dedicata al santo patrono d’Europa riapre le porte ai fedeli e ai visitatori, segnando una tappa fondamentale nel lungo percorso di rinascita del territorio.
Il merito di questo traguardo va principalmente all’azione tempestiva dei Vigili del Fuoco, che nei momenti immediatamente successivi alle scosse misero in sicurezza l’edificio con un intervento straordinario. La loro prontezza fu determinante per preservare ciò che rimaneva della struttura monumentale, evitando che ulteriori cedimenti cancellassero definitivamente uno dei simboli più cari alla comunità locale e all’intera cristianità.
L’elemento chiave della salvaguardia è stata una sofisticata impalcatura metallica composta da elementi modulari collegati tra loro, capace di sostenere e stabilizzare la parte anteriore dell’edificio sacro. Questa architettura provvisoria, ma tutt’altro che improvvisata, ha rappresentato una barriera invalicabile contro il rischio di smottamenti e crolli che avrebbero potuto cancellare per sempre uno dei gioielli architettonici dell’Umbria.
Dietro questa soluzione ingegneristica c’è la mente del docente Claudio Modena, accademico dell’ateneo veneto specializzato in consolidamento strutturale. Il suo progetto ha dimostrato come sia possibile combinare rapidità d’intervento e rigore scientifico, creando un presidio affidabile anche in condizioni di emergenza estrema. L’approccio adottato ha permesso di guadagnare tempo prezioso, mantenendo in piedi ciò che le forze telluriche avevano gravemente compromesso.
L’importanza di questa esperienza va ben oltre i confini della cittadina appenninica. Il metodo sviluppato per proteggere la basilica è diventato un punto di riferimento per gli specialisti del restauro e della protezione civile, offrendo uno schema replicabile in altre situazioni analoghe.